Della geografia del corpo
traccio mappe,
qui la punta d’un dito segue l’altura
là il palmo raccoglie,
altrove si sofferma lo sguardo,
e s’incanta,
come dargli torto,
se racconta, nell’ irriferibile alfabeto
dell’emozione sorpresa,
la tenerezza dei luoghi,
Il timore ardito, l’oscurità preziosa.
E di tanta precisione amorosa,
e del tracciar mappe resta il segreto dolce
della scoperta divenuta luogo amato.
Ohhhhh…….
😊