La malinconia tradisce il viso che s’adegua,
e a mente viene il fiume di pianura,
che talvolta esonda,
e poi tranquillo torna, riprendendo vita
e corso.
Ma c’è pazienza in lui ,
e tenta, s’impone, finché vince
oppure si riduce in rivoli di misera cosa
sapendo ci sarà tempo per un’altra prova.
E mentre noi innalziamo argini
agli stimoli che scuotono le vite,
e li reputiamo poco educati e confacenti,
quella forza si disperde e s’aggroviglia,
per poi fluire infine
altrove che da noi.