Le vite normali sono talmente ricche di eccezioni, di particolarità nascoste che chi le vive, da molto, ormai non nota.
Nelle abitudini intime e consuete, nei dettagli che non si vedono, nelle cose che si accumulano o si gettano, nelle idee ripetute puntigliosamente senza ricordare quando sono nate, s’annida un’ umanità singolare che attende indefinitamente d’essere riconosciuta. E’ nell’arte del guardare senza fretta, e con rispetto, che si scoprono meraviglie intuite nell’ombra.

Mi piace un sacco quando ritrovo questa consapevolezza negli altri. Troppi ancora devono scoprire quanto sia preziosa la vita quotidiana: si provi a sedere a un bar e a osservare semplicemente la gente che passa. Quante storie si potrebbero cogliere!
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E’ nell’arte del guardare senza fretta, e con rispetto..
ecco, questo è anche il mio pensiero, da sempre. Troppa fretta, troppa curiosità quasi morbosa, questo tuffarsi nella vita degli altri ….
Avvicinarsi piano, avere tempo e darne.
Così piano si apre un mondo, diverso ed uguale al nostro, punti di vista e atteggiamenti diversi che rendono però le persone uniche e le storie diverse…
buona serata
.marta
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@Dorotea, piace molto anche a me sedermi al bar e guardare. Le vite effervono e si vedono nei visi, nelle parole, nello stesso camminare o star seduti
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Mi piace avere tempo e dare tempo, Marta, la sicurezza nei rapporti cresce. Oggi ci viene chiesto di accelerare, ed io nei rapporti umani decelero, vorrei che le persone che m’interessano uscissero secondo i loro tempi. E’ questo che ci rende liberi, l’uso del tempo.
buona notte 🙂
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pensa, leggo ora!!! Oggi nel mio post, preceduto da una lettura di Rumiz e dei suoi viaggi, ho fatto una riflessione proprio sul tempo. Empatia. 🙂
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caspita PeP e io ho scritto un pensiero sui ritardatari e il tempo. Telepatia 🙂
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