quant’è bella giovinezza

Si pensa d’invecchiare come le bottiglie nelle cantine, allineate, quiete, ordinate. Ciascuna con il suo significato, la sua storia, in un ambiente favorevole alla conservazione del meglio che si ha.

Non è vero.

Quelli della mia generazione dovrebbero invecchiare per conto loro, senza commistioni, andando a trovare i genitori anziani che li fanno sentire vecchi ragazzi stanchi, senza più orecchie che li ascoltino.

Rifiutando l’età ci siamo trovati sballottati tra sogni, delusioni, ricordi, incoscienza del presente  e noia di ciò che ci raccontiamo.

Per questo rivaluto l’età, proprio per non vivere di passato o di qualcosa che non si è e forse non si è mai stati.

La cosa più importante è riconoscere la propria vita, guardarla con la giusta misericordia e amore, e poi dirsi: sì è mia, cammina, ha gambe solide, da qualche parte sta andando, mi piacerà starci assieme.