tempi di ferro

Sono tempi di ferro: ideali pochi, troppi interessi personali che si contrappongono. Come nelle fasi dure della storia le persone si dividono, non hanno prospettive, puntano sull’oggi. E da soli perdono la nozione della comunità, della giustizia, del bene comune. Prevale l’interesse immediato. Eppure quelli che sperano non sono pochi. Sono quelli -e sono tanti- che operano ogni giorno perché è giusto farlo, compiono il loro dovere, credono che ci sia un domani migliore dell’oggi che ci riguarda. Sono in prima fila, dove arrivano gli sputi e il rischio, eppure non si tirano indietro. Molti di questi sono anche dentro al mio partito, il PD, e non sono ciechi esecutori, no, sperano e operano conformemente alla speranza. Sono stati fatti molti danni alla politica di cambiamento e di sinistra, in quest’ultimo periodo, i 101 non sono mai emersi, non hanno mai messo la faccia sul loro voto contro Prodi, ma io continuo a pensare che se c’è un senso nella storia, questo è rappresentato dagli uomini, da quelli che si fanno carico. Non so se il PD resisterà alla doppia prova del governo in un momento difficile e con gli attacchi del Pdl preoccupato non del paese, ma della sorte del suo capo, però vorrei che, se questo sogno di mettere assieme le anime del cambiamento italiano finirà, fosse come avvenne per il Partito d’Azione. A testa alta, con quella gloria che c’è nella consapevolezza di chi non sopporta di veder ridurre i propri ideali oltre il limite della dignità e che conserva come un senso alto del bene comune. Per queste persone se un luogo finisce, non finisce un’appartenenza, perché l’agire segna nel profondo. Ci saranno altri luoghi dove portare ciò che si fa e si pensa giusto, perché questo possa continuare a rappresentare una strada, un orizzonte.

p.s. lo so che questi discorsi sembrano enfatici e lontani, che è più semplice parlare di sentimenti, ma voi credete che il sentire tra chi si vuol bene non sia influenzato dal provare passioni civili forti? Pensate davvero che sia tutto eguale e ci si possa chiudere nelle proprie vite ritenendole il massimo che si può vivere? E quando un torto vi sarà fatto, che forza avrete per chiedere aiuto se ora si lasciano prevalere le visioni di parte e le leggi ad personam?

Se le nostre passioni usciranno dalle case, cambierà ciò che abbiamo attorno e anche noi cambieremo.

primomaggio

Oggi il mio pensiero va agli amici d’una cooperativa fallita. Persone per bene, che hanno sempre aiutato gli altri, oltre a fare il loro lavoro, senza mai calcoli di convenienza. Quando serviva sistemare una persona bisognosa d’aiuto, si telefonava a loro; e loro rispondevano, aiutavano. Con la cooperativa, se ne sono andati anche i risparmi di molti lavoratori. Nelle cooperative accade che per autofinanziarsi i soci versino somme personali. Tutto perduto. Ma non basta, con la cooperativa fallita sono a rischio le case, parliamo di abitazioni popolari, dei dirigenti della cooperativa: erano state date in garanzia per ottenere prestiti dalle banche. La frana è nata con un comune che non ha riconosciuto un pagamento, poi le banche hanno fatto il resto. Chi fa impresa sa che gli equilibri sono sempre precari, che basta poco perché tutto frani, basta un pagamento perduto, una banca che chiede il rientro, il mercato che non tira. Così tra mercato e banche, sono andati in fumo 40 anni di lavoro e un patrimonio di conoscenze, ma questo è il danno sociale, che dire delle vite di queste persone che non sanno più che fare?

In un film di Capra: La vita è meravigliosa, quello che passano ogni Natale, l’intero paese si stringe attorno al protagonista, riconosce il bene fatto, ma qui non è stato così. Qualche intelligente ha detto: è il mercato, qualcun altro: è crisi per tutti, ma nessuno ha pensato che il lavoro e le persone sono più importanti del mercato, che molto bene comune, lavoro, reddito era stato dato.

Non ci sono favole per questo giorno, ma neppure la realtà va bene e se non si cambia la realtà saranno le persone per bene a pagare di più.

Se dire buon primo maggio significa voler impegnarsi perché non continui così, allora buon primo maggio a tutti quelli che lo vogliono.