
L’amore negli interstizi,
tra un diniego taciuto e una voglia,
l’amore dell’ombra che cova il sole
quando cattura particelle di polvere e acari danzanti,
struscia i dorsi dei libri,
compita lettere del segno solo curioso,
e tradisce, traduce svelando,
volando, svegliando,
reticenti sforzi,
di accurate seducenti fanciulle
già state, ma fiere d’essere
da alcuni scordate.
Come chitarre mal compiute ,
ricche di suoni d’ombre imprecisi, ascoltati,
prima del sonno, liberati
nell’aria. Denudati
perché solo il corpo, a fatica,
si capisce.