scorre del buio il ritmo

9 pensieri su “scorre del buio il ritmo

  1. Le tue parole respirano nel buio e lo svelano, senza pudore, nella sua sostanza più liquida e insondabile. Il ritmo della notte, negato e smarrito, si trasforma in un’eco di vuoti, in cerchi di gesso che non possono più scandire il tempo, ma solo disegnare l’assenza.
    Il tuo verso è un’invocazione silenziosa, un’analisi cruda della paura che, come un filo invisibile, lega ogni essere, superando barriere di specie e forma. La notte non concede appigli, non lascia il conforto di una cadenza da seguire: è pura dissolvenza, una lezione impartita senza dolcezza, senza concessioni.
    Ma nel cedere alla stanchezza, nella misericordia degli occhi che si chiudono, forse c’è ancora una tregua. Non una soluzione, non un senso che rischiari, ma un sonno sconcluso che, nella sua resa, diventa l’unica certezza possibile.
    — Una immersione nella precarietà dell’essere —

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