Ciò che ci rappresenta ci precede, perché non siamo mai perfettamente allineati tra una realtà che ci strattona e un io che fatica a riconoscersi.
Tu l’hai fatto e sei stata mirabile.
Mirabile è una parola che solleva lo sguardo,
senza mani addita e consola,
ha la materia dei desideri sereni,
il bacio sfiorato della bellezza,
suscita speranze senza invidia.
Mirabile è ciò che coincide
e non era conosciuto,
solo c’attendeva per essere disvelato,
unica sorte di desiderio che non s’appaga
per questo profondo e simile alla pulsione.
E ancora torna una parola che fa battere il cuore,
che solo quando non è cieca, coincide con esso
e riempie della scienza gaia di sé.