2 pensieri su “cerca e ancora cerca

  1. Caro Roberto, grazie di avermi inviato questa lettera poiché, in questo modo, riesco anche a lasciare qualche riflessione. È vero che il dolore si possa trasformare in qualcosa di altro, che ci possa rendere lo splendore di cui serbiamo il ricordo. Proprio stamattina pensavo all’importanza del dolore, alla necessità di conoscerlo per rendersi leggeri, per travalicarlo. Penso che senza di esso non ci sarebbero stati tantissimi grandi poeti e scrittori. Da solo però non basta: è necessario infatti aver conosciuto anche la chiara felicità. In questo modo la vita può diventare davvero un merletto che, a volte, necessità di qualche rammendo ma che continua ad essere sempre così bello. Buona serata, ciao Lavinia

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  2. Cara Lavinia ci eravamo promessi una riflessione e dei versi per il nuovo anno, questi miei sono una speranza sulla lievità del malessere interiore se esso unisce al ricordo, le ferite ormai care, al futuro. C’è un procedere che ci tiene dentro un flusso e al tempo stesso ci individua, ci rende unici per noi e non solo. È giusta la tua riflessione sul dolore e ad essa sarebbe per me molto bello sentire come con le tue parole, ci si distacca pian piano da esso per volare verso una nuova visione del vivere. Il dialogo continuerà, Lavinia, ed altro avrà modo di approfittare della tua benevolenza.

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