A volte vorrei avere la libertà dell’indifferente,
il suo crivello che non trattiene niente,
poi passa,
e nella tranquillità che segue il disagio
trovo il bello di cui essere cosciente.
A volte vorrei avere la libertà dell’indifferente,
il suo crivello che non trattiene niente,
poi passa,
e nella tranquillità che segue il disagio
trovo il bello di cui essere cosciente.
Non saresti in grado di praticare l’indifferenza, non tu.
Non è cosa per te, tu non puoi praticarla,
vanne orgoglioso, sentammè … 🙂
In questi casi, aiuta e fa bene sapere di potersi rifugiare tra le cose belle della propria vita, lontano dalle insoddisfazioni e dal negativo che ci circonda e che tenta di tirarci giù per farci assomigliare ad esso.
E fa bene saperci diversi, invece.
Con un sorriso grande
buona giornata
ciao
Ondina
e menomale! 🙂
Credo che vivere vuol dire essere partigiani.
Chi vive veramente non può Non essere cittadino, e parteggiare.
Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia.
Antonio Gramsci
E infatti non riesco a praticare l’indifferenza.
Grazie Ondina Un sorriso di buona giornata, ormai sera, a te.
🙂
Lo so, ogni tanto lo si pensa….ma molto meglio essere così! 😉
E’ vero Silvia, ma pensarlo e poi preferirsi come si è dà comunque una soddisfazione 🙂
E magari…io non ci riesco, vorrei…ma poi vivo, entro dentro, mi sporco le mani e l’anima…e va beh.
Bisogna esserci portati oppure si tradisce se stessi e allora chi ci perdona più…
Nessuno noi non ci perdoneremmo ma volte sarebbe bello fregarcene di chi magari ci ha fatto soffrire