Semplice non è buono, ma fa bene. E quindi aiuta. Sulla terrazzetta il verde aumenta, chiede acqua e una piccola attenzione. Le aromatiche ringraziano. L’elicriso, la menta, il basilico si sporgono arditi e curiosi verso la piazza d’aria tra le case. Lavanda e timo, più contenuti, osservano. Il ribes nero cresce lentamente, le sue foglie verdi e forti, partecipano alla confusione di profumi. Eppure sono distinti, quando la notte, nell’innaffiare, passo la mano e me ne viene una nuvola intensa, che penso amica. Non come la seppia che schizza il suo nero, ma la risposta a una carezza col buono che si ha.
Il pomodoro cresce nei frutti, lascia sulle mani un odore forte, di verde sapore selvatico; l’ultimo cespo d’insalata si nasconde tra due piante di peperoncini piccanti, ciliegini, ora provocanti nel frutto rosso che avvampa. Oltre, i due girasoli crescono, il rosmarino per suo conto, il rafano potente, i piccoli garofani e qualche pianta grassa. I bulbi sonnecchiano assieme a due cespuglietti un po’ stenti di lantana.
La vita semplice è verde, l’avete mai notato? Ed è pure generosa perché restituisce molto più di quanto riceve.
Erbe aromatiche sono sul mio balcone e quando mi avvicino per innaffiarle, togliere le foglioline secche, prenderne un poco per insaporire insalate o solo per ammirarle mi pacifico col mondo. Le piante hanno questo potere.:-)
È vero, le piante rasserenano, a loro modo, parlano attraverso i profumi. Restituiscono moltissimo se le si cura un po’ e le aromatiche in particolare. La terrazzetta ha un via vai di insetti e c’è una lucertola che gioca a nascondino.