Ho bisogno d’aggiustar qualcosa,
un orologio, una penna, un libro,
anche una cornice potrebbe bastare.
Ho bisogno di piccole cose che corrano per il tavolo,
di vitine da stringere a fatica tra le dita,
della necessità di mettere a fuoco,
e aguzzando gli occhi, intanto pensare
perduto in problemi che hanno soluzioni.
Si potrebbe pensare che ciò sia metafora di qualcosa,
che altra sia la pena o il disagio
ma che conta se dalle risposte ingegnose,
verrà poi una strana pace
senza guerra né oggetto?
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