vorrei parlarti del mio vento d’aprile

Golfi così ampi e campi, sembrano respirare

nello sguardo che si perde,

e tra essi,versi crepitanti, odorosi di resine,

bruciano, nei fuochi di stoppia e rami.

Vento d’aprile,

dall’orizzonte vicino di collina,

dalle altezze d’albero, 

dal verde verticale, che spinge

verso il blu di cieli rigati dalle nubi

e poi s’atterra in tinte pastello, e bruni

risucchiati verso il nero d’anfratti e terra: 

pianura, monte e mare,

c’è vita tra bianchi di calcare,

grigi di selce, 

rumore di sassi smossi dall’onda,

spuma che si scioglie o vola via,

strappata.

Di questo, e del vento che accarezza le foglie

prima di strapparle nelle ventate d’aprile, 

del suo percuotere lamiere, 

e fischiare con voce di basso, 

di tutto questo vorrei dirti,

ma le parole

sono bulimici ciechi di gusto

e divorano perdendosi nel senso.

Per questo non so dire,

né dirti, se non un silenzio

che nei miei occhi canta.

3 pensieri su “vorrei parlarti del mio vento d’aprile

  1. Sembra proprio di vederle tutte le cose di cui parli. Sembra una galleria di suggestive e intense foto. Sarà che a me piace sempre tradurre in immagini le parole che leggo, siano versi, riflessioni o siano passi di libri…
    Grazie per questa carrellata di sensazioni cariche di emozioni.
    E che sia una bella Pasqua, Will!
    Di cuore e con un sorriso.
    Ondina 🙂

    "Mi piace"

  2. Buona Pasqua a voi e a chi passa, ai viandanti, a chi ha altri pensieri, a chi si ritrova per partire nuovamente. C’è sempre un muoversi, un andare e un tornare diversi. Buon cammino a tutti

    Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.