Di tanta sicurezza che vedo attorno, capisco solo l’insicurezza su cui si poggia e la paura che tutto crolli se s’indaga appena. Preferisco la coscienza del proprio limite, che include la fatica del dubbio, la battaglia che si combatte per il giorno, dove la sera è un premio, l’esitare della strada e la soddisfazione del giungere, il bisogno di ripartire. Si contrappone l’ansia vacua d’immortalità con la coscienza del giorno, e commuove la bellezza della rosa, gloriosa del suo esserci, nel flusso del divenire.
![IMG_4156[1]](https://willyco.blog/wp-content/uploads/2013/05/img_41561.jpg?w=584)
la più bella canzone di Paolo Conte
il più bell’amico di me 😉
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Le tue parole hanno interpretato benissimo il mio pensiero, grazie Will.
Considerato ciò e per lo meno, nella fatica del dubbio, non sono sola 🙂
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