La città, al ritorno estivo, si mostra intorpidita. Alcune cose lasciate a mezzo attendono, ma il caldo permane e le giustifica: potrebbe essere luglio con il tempo dell’estate ancora nuovo. Così non si bada troppo al lavoro sospeso nel corso, all’ arsura, lasciata alla partenza, delle piante nel vicolo, al bar ancora chiuso. Più in là l’edicola davanti al bar ha riaperto, ma è spoglia di copertine recenti ed attorno s’aggirano persone lente, almeno così mi pare, che camminano sotto i portici in cerca di fresco.
Eppure qualcosa sembra sul punto di iniziare, forse è solo una proiezione d’un bisogno. Sono convinto che, distante, altre braccia si stiracchiano e rientrano in città, altri occhi vedono le stesse cose e chissà che pensano dei loro vicoli ed abitudini appena smosse dal caldo d’agosto e dai giorni senza impegno. Delle mie vacanze “intelligenti” d’un tempo non ho nostalgia, e se accumulavo stimoli per il resto dell’anno, adesso semplicemente mi riposo e lascio scorrere i pensieri, gli “stimoli” arrivano anche così, solo che sono più inattesi.
Mi sembra ancora presto per dire che è finita l’estate. Sarà che attorno, nelle cose usuali, ancora un po’ estranee, il leviatano del lavoro, delle urgenze, delle incombenze autunnali, non s’è risvegliato appieno, è ancora torpido e mi guarda interrogativo, quasi non mi conoscesse.
Buon ritorno ai viaggiatori, facciamo che l’estate buona continui dentro e fuori di noi.

Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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Grazie lo stesso augurio sia anche per te! 🙂
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Spererei che i ladri – che durante questa lunga estate hanno visitato l’appartamento della mia vicina per ben quattro volte – facciano ritorno a casa loro…possibilmente per restarci. Evviva le foglie morte!
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Dici che i ladri sentano le stagioni? Lo spero 🙂
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La vita, le cose cambiano come cambiamo noi. E quindi può capitare che si faccia (scoprendo di provare pure piacere) ciò che si immaginava non fosse mai possibile o non ci piacesse per niente.
Basta non essere troppo prevenuti, troppo rigidi e lasciarsi andare. 🙂
E lascia dormire il leviatano, Will, che è meglio non svegliare il can che dorme… 🙂
tanto c’è tempo.
Perchè noi siamo più importanti delle cose da fare, delle urgenze e delle incombenze.
Anche per quelle c’è tempo.
Ricambio lo stesso augurio a te, grazie Will e bentornato a casa! 🙂
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Questa lunga estate calda.
Ha portato con se vita intensa.
Cose belle, altre meno.
Non sono pronta per vederla finire.
ciao Willy
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Sono d’accordo cone te.Portiamocela d’entro un po’ d’estate che fa sempre comodo. Bel post!
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quest’anno vorrei che l’estate durasse indefinitamente, poi mi passerà, ma ora è così. Certo apprezzerò la magia dell’autunno, mi servirà il freddo dell’inverno, però è da quando ero ragazzo che non provavo questa sensazione di pigrizia estiva che cerca tempi lunghi e sere dolci, si vede che sto rincitrullendo 🙂
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gli ippocastani del viale hanno già gli orli color ruggine… ma questo tuo proposito lo faccio testardamente mio
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