Prendila così questa notte che non luccica abbastanza,
metti le labbra sulle parole che scivolano via,
pare difficile ricordare,
eppure siamo noi nelle nostre imprecise coincidenze:
attimi, e poi calore sovrapposto, e scia, pulviscolo,
atomi di te nell’aria, odore,
senso.
Prendila così questa notte che addensa le stelle,
tieni il silenzio sulle labbra,
stropiccialo e ascolta la tua lingua:
è tela, tela di tempo, trama,
occhi che si chiudono, sentire d’allora, malinconia,
amaro e dolce,
assieme,
dolce,
ecco.
Adesso respirami e racconta, ciò che non è stato,
quel preciso essere che poi non è avvenuto.
Convincimi che il futuro bluffava allora
ma non ha tolto nulla,
nulla d’importante per stringerti ora,
a me, qui adesso, come fosse davvero nuovo il tempo.