cuori lasciati a sé

La terra, le stoppie tinte dal sole rosso radente:

su questa terra c’è attesa,

il soverchio ha spezzato in profondità, ma il nuovo non è giunto,

c’è solo il freddo di bora che sposta foglie pesanti di fango.

Case attorno ad alberi e boschetti di pioppi

s’affacciano su pozze ghiacciate senza grida di bimbi,

I buoni borghesi celebrano ludi carnali in case di coccio,

qui c’è pietra di fiume, pelle ruvida di lavoro e zuppe fumanti,

vampe di legna, profumo nell’aria d’inverno.

Nei passi pesanti di ricordo il fango semina,

ma non lascia traccia in questo suolo

gelato di cuori lasciati a sé.

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