S’è rinchiusa la conchiglia,
lo schiudersi era divenuta fatica:
così fragile è l’equilibrio
che traccia la soglia d’essere amati.
Il disdegno non abbisogna d’alte voci,
di rifiuti conclamati, porte sbattute,
s’infrange prima il cuore, poi talvolta i vetri,
basta la disattenzione.
Quando la richiesta, lasciata in inutile attesa,
nell’ amoroso dire, muore,
già chiusa è la conchiglia.
E’ mancata una risposta
ed ora muri d’osso
e intrico di vene e nervi
racchiudono il cuore pensoso.
Molto bella Roberto.
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Grazie Lavinia. Sono felice che ti piaccia ma le tue poesie sono altra cosa 🙂
Bella e profonda . Va dritta al cuore. Un caro saluto a te.
Grazie Voltaire, che il mio saluto ti arrivi tra cose piacevoli che fai.