Artigiani dell’anima, facciamo cose piccole e uniche. Lasciamo traccia delle nostre mani perché in esse si annida una parte essenziale di noi consolidata, che parla senza intermediari.
Lasciamo spazio alle nostre passioni, concediamogli le vite, e attraverso loro, a chi davvero vorremo parlare, consegnamo la verità che ci riguarda oltre ogni apparire.
Ritroviamo la semplicità del dire, lasciamo l’ombra al suo posto, l’intuizione serve anche a questo, se dentro tutto è complicato, perché sciogliere i nodi è difficile e ogni nodo sciolto ci conferma della nostra pazienza.
La conosci la pazienza di ascoltarti e di seguirti ?
È un operare che non finisce e non delude mai, è la conferma che il nostro mistero non è una colpa ma una vocazione.
Facciamo allora ciò che ci viene dal profondo, seguiamo i desideri che permangono e diamo il peso giusto a quelli transitori.
Raccontami ciò che ti pesa, fidati perché ciò che esce libera la vita e la sua energia. Farò lo stesso con te, perché solo il banale e ciò che non appartiene alle nostre passioni, ci opprime.
Non è il dovere, ma ciò che fa di esso una prigione, ciò che ferma la crescita interiore, che non è dovuto. Tu avverti ciò che non va, rassicurati, c’è tempo e le vite iniziano più volte, quando noi vogliamo.
… non facile
Si può fare Marta, tu a tuo modo lo fai 🙂