In quella soglia, dove non si è più giovani.
Abbastanza.
Dove non si è più belli.
A sufficienza.
In quella terra dove il nero della sera aggiunge interesse al volto pallido,
e il colore toglie asperità al corpo.
In quel lasso di grigio e sabbia per gambe allenate alla gioia inconsulta.
In quell’essere finalmente colma di te,
e del giorno a piccole dosi,
o della notte ingoiata tutta:
ti riconosco.
Bella come non mai.
Non terra di nessuno, terra finalmente tua.