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Di tutte le matite smozzicate, delle pennebic succhiate, dei morsetti nervosi sparsi ovunque, delle piccole gomme tormentate, dei residui di pensieri sospesi in un angolo minuscolo d’universo, resta segno. Chi è stato qui ha inanellato anni, temperato matite, fissato la macchia nell’angolo del soffitto, tormentato e sorriso il giusto, ha condiviso parole leggere e pesanti, pensieri indiscreti, chiacchiere e silenzi. Anche se li conosco, cosa so di lei/lui ? Nulla, ma posso leggere piccole abitudini, caccole di pensieri ripetuti che hanno lasciato traccia su piccoli appunti: la chiocciola dello scotch cosparsa di pezzi già tagliati e poi dimenticati, alcuni post- it accartocciati dal calore tra video e tastiera, quei trucioli di legno e mine colorate, compressi nel temperamatite. Timbri, mine 0.5 / 0.7, un perforatore per classificatori, il piccolo cestino di vimini ricordo di cioccolatini pretenziosi. Cose varie che non s’è osato gettare, sul lato una cucitrice vetusta col nome del possessore, un righello seghettato, il portapenne – tazza con la faccia di Bug Bunny, che magari avrà divertito per un attimo. Tracce di utensili che hanno racchiuso pensieri involontari: nulla d’importante e mai tra queste cose. Forse le voci che si sono scambiate nella stanza ora sono radiazione elettromagnetica dell’universo, come i sentimenti proseguono il respiro ampio del big bang, energia che c’impolvera ed impollina in continuazione. Forse le voci sono rimaste in qualche discorso importante, forse le teste hanno cambiato qualche connessione neuronica. Forse. Ma questo è un angolo di scrivania, testimone reticente ed annoiato del vivere. Che è fuori, comunque fuori, anche se qui si è trascorsa non poca parte del vivere. E chissà, se sapessi, cosa penseresti di me che mi perdo in questi pensieri inutili a ogni dire. Mi perdo.

5 pensieri su “desk

  1. leggendo questo post mi sono ritrovato di fronte agli occhi le immagini, e gli odori nella mente, delle scrivanie e degli oggetti degli uffici in cui lavoravano i miei genitori. quand’ero piccolo ci passavo le ore, trent’anni fa era abitudine molto più d’adesso portare i figli sul lavoro. quelle scrivanie, quei cassetti, quei portapenne, erano ogni volta una scoperta. fogli, colla, fermacarte e centinaia di altri oggetti di cancelleria oggi ormai improbabili che diventavano personaggi animati, che diventavano storie. luci basse e fantasia. che tuffo nel passato. merci beaucoup.

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  2. Sai adp che ho tolto la coccoina e l’inchiostro per i tamponi dei timbri perché mi sembrava troppo retro’ e invece tu mi hai regalato qualcosa in più. E’ vero un tempo i figli passavano per i posti di lavoro e magari giocavano con gli oggetti di cancelleria con un fascino particolare verso le matite rosse blu, per i timbri e per i temperamatite. Ho una piccola raccolta di vecchi oggetti da cancelleria, ma sono passioncelle per me e detriti del tempo per gli altri.

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  3. This will get rid of the built up odours and leave everything clean and smelling fresh.

    While some maintenance can be done by a homeowner, a good plumber or HVAC technician should be consulted to make sure that your heating system will run efficiently during the next
    winter season and for years to come. It is critical to consider the features of your
    product.

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