Franceschiello, la dignità senza diminutivi

« Traditi egualmente, egualmente spogliati, risorgeremo allo stesso tempo dalle nostre sventure; ché mai è durata lungamente l’opera della iniquità, né sono eterne le usurpazioni.  »

Francesco II di Borbone

Francesco II di Borbone era cugino di Vittorio Emanuele II, in linea dinastica forse lo precedeva, fu spogliato del regno, del tesoro della corona, dei beni personali. Resistette come poteva, con generali imbelli e pagando la scarsa consapevolezza di un popolo, di fatto senza patria. Colpe ne aveva, ma non tutte quelle che gli attribuì la propaganda dei vincitori. Pretese il suo dall’esilio e rifiutò i compromessi con dignità inusuale. In poco più di un anno di regno, fece più opere e riforme di molti governi attuali. Forse a 150 anni dall’unità, proprio per fare gli italiani, come sosteneva Cavour, un poco di risarcimento storico sarebbe dovuto, servirebbe a rimettere le coscienze a posto.  Era entusiasta delle lasagne, non delle escort e già questo basta per renderlo simpatico. 

3 pensieri su “Franceschiello, la dignità senza diminutivi

  1. grazie del tuo passaggio da me.
    Non avrei mai immaginato di trovare Franceschiello ma debbo ammettere che le sue parole sono leggibili come speranza
    grazie, marina

    mi permetto un’osservazione per Maria, che non conosco: confermo che le parole tornano

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