1917 agosto

8 pensieri su “1917 agosto

  1. Terribile ciò che scrivi, situazioni terribili che la guerra produce. Mi vengono mille pensieri, mille parole da dire, ma provo un sentimento di dolore per quell’Antonio morto, andando incontro ad una pallottola. Non so se Antonio era tuo padre o una persona che conoscevi la pena è uguale. Dolore…

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  2. Antonio era mio nonno paterno e, con la sua morte, la famiglia ne fu squassata. Ciò per cui avevano lavorato, distrutto. Rimase il dolore e la difficoltà di costruire le vite che proseguivano. Mia nonna tenne assieme l’amore con pazienza, coraggio e tenerezza. Grazie Marina 🤗

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  3. Ti muovi dentro queste righe come se fossi tu a contare, a misurare gli anni e le quote, a tenere insieme i numeri e la carne. E senti che i calcoli non bastano, che il dare e l’avere non si chiude mai: ti resta addosso l’eco di nomi che diventano cifre, la dolina che inghiotte, la pietra che brucia. Sei chiamato a guardare tuo nonno Antonio non come un numero ma come un volto che si spegne il giorno del suo compleanno, con la moglie e i figli nel cuore. E allora capisci che la sola eredità che puoi accogliere è questa: trasformare il conteggio dei morti in memoria viva, che ti interroga e ti chiede di non ridurre mai la vita a somma o sottrazione.

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  4. È così Nadine, mi è rimasta la memoria e la testimonianza, i numeri non solo non bastano ma tolgono la percezione del mutamento, del lutto, delle vite rimaste che non hanno scordato. La memoria è continuata ed è rimasta viva.

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  5. Non esiste la conta per chi subisce una sorte tragica , né esiste la parola che sana

    Io tuo narrare è nitido ed è coinvolgente, per me e un talento .

    La Pace non ha quote , i bagliori che accendono la notte inghiottono la vita ed è morte ,chi resterà la vita subirà una frattura senza risoluzione e ne sarà testimone

    La memoria piena nella vita del prima che pulsa e va laboriosa ,che sorride alla vita che scorre finché non arrivano i fuochi che bruciano, spazio e tempo del mezzo vivo , angosciante esserci e trepidante la tua partecipazione, vivi al fronte solidarietà ruolo irrinunciabili , è tuo dolore mai spento. Mi commuovo ogni volta che ti leggo

    Ed è tuttora faticosa la lotta ,lungo e tenace il cammino, serenità chiede ed e orizzonte la Pace, vedo un arco che si tende quanto più può .

    L’infanzia incontra il lutto tuo nonno Antonio il padre di tuo padre e mio nonno materno Giovanni Maria , né esistono gomme che cancellano lo sventramento . Respira mi ripeto a che l’aria sia ossigeno che entri percorra ed esca lentamente , ristoro e forza a che si rinasca ancora nella pace interiore aggiungo sorridi , ringrazio la vita .

    Quell’ uomo malato nella mente e nel cuore , è il fautore, mai solo ,abita il divorare e impera senza vivere ,ignora la sua precarietà

    Non avrà mai una casa né alcuno ad attenderlo ,una casa senza amore non è una casa ,senza amore non esiste l’ uomo né l’ animale .

    La guerra è solo una conferma della feroce e spietata stupidità, una maledizione che ricadde e ricadrà su tutti anche se non la si vuole scorrono lacrime rosse come il sangue.

    Ho divagato ché la vita va avanti sempre e comunque

    Grazie di cuore, buona notte 🧚🏽‍♀️🤗

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