il volo notturno

Ci sono un sacco di animali e di cose che volano. Non pochi sono fastidiosi, alcuni allegri,  lo  sono senza saperlo. Volano perché sanno farlo, ce l’hanno nell’essenza e nel dna. Che poi è la stessa cosa. Questo mi farebbe pensare che anche ciò che chiamiamo anima sia in relazione profonda con ciò di cui siamo fatti e dialoghi col dna. Io non volo, ma se volassi non credo sarei fastidioso. Questa notte ho sognato che volavo. Non era un volo d’uccello e neppure un volo planato, era un muoversi armonico di gambe e di braccia che mi manteneva in aria. Come l’aver trovato, finalmente, ciò che permette di appoggiarsi sulle molecole e stare sospesi. Stavo bene nel mio muovermi lento e fluido, sentivo che non pesavo e l’aria interagiva con me. Eravamo amici e senza peso entrambi. Un uccello, un insetto, un aereo anche se volano hanno peso, io non pesavo ed ero contento. E forse stanotte, a loro modo, la fantasia, l’anima, i sogni, parlavano col mio dna.

Un pensiero su “il volo notturno

  1. Che bellezza di sogno, Will, di quelli che vorresti non smettessero più ….

    Sai che bello vedere le cose umane da un’altra prospettiva?
    Dall’alto, quindi con la percezione di quanto piccolo (e grande nello stesso tempo) il mondo è.
    Buona serata domenicale Will.
    Sorriso,
    Ondina 😃

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