Mi fa paura la capacita di auto convincimento che parte dalle proprie vite e poi diventa quell’adattarsi alle situazioni, ai vincoli coinvolgendo anche le menti critiche. Trovare una ragione, sembra un imperativo per vivere accettando la forza del reale medio come fosse immodificabile, anche a costo di rendere meno solidi i principi, l’etica, la morale.
E’ necessario mettere un limite all’inalienabile, tenerci da conto perché oltre quel limite si mina la considerazione di sé e la capacità di cambiamento. In fondo, la maggior fatica e’ conservarsi non disponibili a trattare su ciò che siamo davvero ed è una fatica immane quando sembra non esistere più nessuna regola a cui appoggiarsi, mentre la regola del conformismo è così generale e ferrea da essere confusa, attraverso il meccanismo di approvazione che porta con sé, come equilibrio e buon vivere. Così si vivono vite apparenti e vite secondarie, mentre manca il senso comune che il vivere sia, oltre che questione personale, patrimonio comune. La libertà, ad esempio, è connaturata ad una vita che crea, che oltrepassa paradigmi, ma se questa non è sentire comune, la stessa libertà diventa vita nascosta, non mostrabile perché il senso comune la censurerebbe. E’ questa condizione che avverto con paura, perché e’ sulla frontiera del vivere tenendo presenti se stessi e gli altri, che si cede e ci si autoconvince ed oggi il limite è sottoposto a continui attacchi.
Certo era più pesante durante il fascismo, una intera nazione s’adeguava, sia alla politica che al vivere sociale, usava al più l’ironia e il sarcasmo, ma accettava. La libertà di pensiero quando e’ scissa dalle libertà di dire e di fare e di essere, rischia di essere il velacro sotto cui si nasconde il compromesso.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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Alcuni principi non sono assolutamente negoziabili ma questa nostra società, è vero, è usa ormai a trovare giustificazioni a tutto, allo spostare il limite dell’accettabile sempre più in là.
Il rischio è l’assuefazione a tutto e a di più e ad essa bisogna resistere con tutte le nostre forze, altrimenti non avremo più speranza.
Nonostante tutto, che sia un bel fine settimana, Will, ciao 🙂
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La liberta’ … una indifferente o spaurita o purtroppo a volte arrogante tensione alla speranza, espressione di noi da non pensare come altro da noi, da gestire con semplicità e cura…
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Mi piace molto quel “gestire con sensibilità e cura” la libertà.
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… semplicità, o, se preferisci, immediatezza .. 🙂
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meglio semplicità 🙂
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