Quattro giorni fa il ministro Turco dell’economia, ha fatto una dichiarazione il cui senso è: per noi turchi, adesso, è meglio non essere nell’euro. Ricordate le polemiche sulla Turchia in Europa? Tra due anni dovremo andare a chiedergli il favore di entrare, non quello di sottostare a tutte le condizioni, più o meno, ricattatorie ed emarginanti che a suo tempo gli sono state dettate.
In Ungheria, paese membro, un leader e una politica di destra, sta licenziando giornalisti (alla fine dell’epurazione, saranno oltre mille su tremila), non allineati con la politica del governo. Lo stesso sta accadendo per tutti i posti importanti dell’amministrazione statale. E’ una democrazia che ha eletto i suoi rappresentanti, che farà l’Europa davanti a leggi liberticide e discriminatorie? Agnes Heller ha lanciato un appello agli europei, chi lo raccoglierà?
Il cancelliere tedesco ed il presidente francese, ieri si sono incontrati e hanno dettato le regole per la politica economica, per l’allineamento delle costituzioni nazionali sul debito, per i tempi sugli eurobond. Tutte cose giuste decise da due teste. Il presidente dell’unione Europea e i commissari abbozzano, dicendo che ora prevale la politica. Significa che non governano loro le poche, vere, politiche comunitarie. Cosa significa?
Da distante l’Italia sembra banale e poco interessante, il premier, come la madonna, nelle immaginette, gronda sangue, gli evasori e i furbi non si preoccupano. Per 6 giorni sul Daily New, edizione turca, non c’era una notizia sulla politica italiana, solo il ricorso della Juventus sullo scudetto del 2006, è stata considerata notevole. Devo dire che da distante, anche a me sembra tutto ridimensionato, capisco chi se ne va e le sue urgenze mutate. Ne parlavo con gli amici all’estero da anni, qui impegnati, ma da lì sembra tutto così scontato…Il Paese è un pesce preso e portato a riva: si dibatte lontano dal mare, interessa poco al pescatore, che pensa già ad altro. Che significa tutto questo sulla dimensione dei nostri problemi?
Rifletto, infine, che essendo un contribuente ligio, il governo ha deciso di farmi contribuire di più, ben oltre il 42% che già pago, incrocio la notizia con il debito pro capite: anche a quello sto dando molto. Non sono fortunato, sono un contribuente che fa il suo dovere. Ma qual’è il mio dovere, oltre a pagare?
Domani vado in Germania, mi farò dire, che fare da chi comanda davvero.
buon viaggio, willy. vai nel centro dell’Impero, laddove, anche se hanno un dato di crescita basso, decidono. L’altro giorno c’era una notizia su rep on line : un deputato del partito della merkel è stato beccato a far sesso con una minorenne : come dire, siamo tutti uguali. Lui si è dimesso immediatamente, qui il nostro continua ad essere primo ministro. Non sono piccole cose…faranno notare che loro hanno allontanato subito il deputato, noi ancora ci balocchiamo con chi lo scusa, chi dice che è un private affaire, chi cerca un certficato di nascita postdatato.
L’incontro francese-tedesco dà subito la dimensione dell’esserci : noi siamo fuori. Amen.
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Il tuo dovere è quello di non lamentarti, chinare la testa e rimetterti al volere del grande sovrano tremonti. In quanto contribuente onesto, sei solo un limone da spremere willy. Ricorda:solo un limone da spremere. 😦
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Buon viaggio, Willy… Oggi c’è una calura pesante….
(sarà l’arsura ma il commento di PeP mi ha fatto venire voglia di una limonata, di quelle fatte proprio con i limoni spremuti…)
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Qui da caldo di giorno e fresco di notte, ma una limonata la berrei anch’io volentieri. A presto, quando finisco i soldi torno
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