l’odore di casa

Mi piace l’odore della mia casa. E’ odore di legno stagionato, di carta, di inchiostri e matite, di sole e di vetro. 

E’ odore di me e delle essenze che amo.

C’è poco odore di cibo, appena d’alcool e di vino, un leggero sentore di dolce. Traccia delle abitudini piacevoli e del mio eccedere nella golosità.

Si avvertono le spezie portate dall’Africa, gli agrumi, la lavanda, il caffé, il ginger, lo zenzero.

Nei barattoli, gocce d’incenso, della mirra, baccelli di vaniglia, il pepe e gli infusi: i thé, anice, Karkadé, la menta, misture strane create con le aromatiche di casa. 

Mi piace. E’ l’odore della mia casa, è l’odore di me quando sto bene.

 

 

7 pensieri su “l’odore di casa

  1. Questi odori piacciono anche a me. Inoltre, mi piace toccare il legno, le matite, sporcarmi con le tante penne stilografiche caricate con inchiostri di vari colori.
    Tutto questo odora di bellezza.

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  2. maschile, plurale
    vi voglio bene…:)
    l’odore di casa mia sa di panni stesi ad asciugare
    di legna delle stufe
    di tè
    di libri impolverati
    di vecchi tappeti
    di candele alla cannella

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  3. willy! grazie per questo scorcio visibile e questo odore che ci metti su!
    porti sulla terra quell’ectoplasma che siamo noi cybernauti che si incontrano “come navi nella notte”.- disse un mio poetico interlocutore- che ci troviamo tante cose in comune con pensieri e parole , ma siamo senza corpo, senza contesto e senza odore…

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  4. E’ la luce di Padova, Jonuzza, mi hai collocato bene.
    Siamo proprio navi nella notte, contenitori di umanità e storie ed attese e, non di rado, di speranze temperate dal vivere.

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