è tornata

Devono averne parlato tra loro in Africa, di casa mia. Magari tra un deserto e l’altro, quello di sabbia e quello che creano loro. Anche quest’anno, la cavalletta è tornata a svernare. Immobile da giorni, le zampe e la bocca possenti, ferme. Come ibernata. Una macchina da guerra parcheggiata sul balcone, inquietante annuncio del clima che muta.

Se vi soffermate sulla struttura della cavalletta, ne vedete il miracolo, questo si, dell’evoluzione. Mandibole, zampe, ali, assetto di volo: tutto funzionale, equilibrato, funzionante. Impossibile da riprodurre nell’industria bellica. Non a caso nei sogni di War Stars, le macchine androidi sono insetti meccanici. Ma mentre lì sono goffi e più forti che agili, queste sono in equilibrio indifferente, la maggiore qualità dell’arma letale.

Anche lei tra 5 mesi sparirà, intanto si farà seppellire dalla neve, scuotere da vento e pioggia, esposta al gelo più crudo e sembrerà di legno e morta. Un involucro che invece riprenderà vita. Inopinatamente. Lo so perché l’ho già sperimentato, toccando la sua antenata a primavera e quella invece di cadere dal balcone ha ripreso il volo. Così, senza uno sbadiglio, un caffè.

Devo dire che la crisi di governo prossima non mi appassiona, neppure le escort, altri problemi mi sembrano enormi ed urgenti, primo fra tutti il lavoro. La cavalletta diventa una sorta di unità di misura: il mondo cambia velocemente e l’adattamento umano è incerto. La cavalletta vive in una comunità indifferente ai tentativi di distruzione dell’uomo. Proprio come le formiche, o le zanzare, o l’immenso stuolo di insetti e ragni che già abitano Cernobyl.  Forse per la prima volta nella storia dell’umanità c’è una comprensione contemporanea e grande dei pericoli incombenti e l’assoluta incongruenza dei gesti degli uomini. I soggetti più deboli perché esposti a sé stessi alla propria letale insensatezza, sono proprio gli uomini. Resteranno le cavallette.

Consiglio di lettura che non riguarda la mia amica cavalletta: Alan Weisman-  Il mondo senza di noi – Einaudi

4 pensieri su “è tornata

  1. ieri sera ero a cena con i miei cognati e mio fratello…tutti indignatissimi, ma concordi che un colpetto alla ruby….ehhhh, mio caro willy, i duri e puri non sono più quelli di una volta..come la primavera, l’inverno, le nebbie..le cavallette non ti so dire, non ne ho notizia 🙂

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  2. non mi interessano più le Ruby e forse neppure Berlusconi, vedo sconvolgimenti progressivi intorno, mutamenti che non cogliamo solo perché siamo nel treno lanciato in avanti, siamo parte del mutamento. Credo anche che non solo gli uomini, ma anche a moltissime donne di Ruby non interessi nulla, che il pantano che si è creato vada bene per giustificare le piccole porcherie, che il disinteresse è tale che nessuna differenza viene colta tra i partiti. Qui abbiamo ancora gli sfollati, l’acqua ha ucciso 150.000 animali, centinaia di aziende sono in ginocchio, la gente neppure si rivolge più alla politica, cerca una soluzione personale finché si lamenta. Cosa vuoi che qui pensino Ruby, cara Minnie, il guasto è grande, la solidarietà se n’è andata, la lega corrode le percezioni, governa a Roma e in veneto, ma nessuno coglie il nesso, ognuno penserà alle cavallette sue.

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  3. bisogna ringraziare la lega di quello che sta succedendo in Veneto…mi ricordo che una decina di giorni prima dell’inondazione, Napoli aveva chiesto aiuto al Veneto per lo smaltimento dei rifuti..e Zaia, sprezzante, aveva risposto che se la smaltissero da soli, la loro immondizia. Grande risposta, ehhh….normale, per quelli che vogliono l’italia divisa. Non si può mai sapere che succederà. E adesso perchè i Napoletani dovrebbero sforzarsi per uno come Zaia o per gente che li chiama terroni sempre, che li insulta, per un cretino come il figlio di bossi che non è mai andato al sud?…questo è il risultato di anni di politica demenziale, di uno contro l’altro. In Friuli sono andati da tutta Italia, e pure in Irpinia. Ma erano bei tempi. Dispiace per il Veneto, ma un po’ di autocritica fa bene anche a Zaia…..e ricordarsi che bossi e berlusconi sono arrivati dopo 1 settimana a visitare le terre sommerse. ricordarsene alle prossime elezioni.

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