sul bordo

Tutto ciò che cresce affascina,

 e fa paura.

 

3 pensieri su “sul bordo

  1. ma le nuove sfide sono molto accattivanti
    se di sfide si tratta
    altrimenti il nuovo, comunque, è scoperta e come tale incognita, foriera di nuovi orizzonti
    per fortuna tutto cambia…

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  2. Ciò che cresce può far paura solo se ci allaga, se perdiamo la possibilità di poterlo anche un po’ controllare o contrastare. L’affascinamento può farci perdere il senso del limite.
    Se desideriamo che la vita cresca sempre possiamo esserne affascinati ma abbiamo paura della morte.
    Noi siamo in genere affetti dalla malattia della crescita continua e senza fine.
    Dobbiamo cambiare prospettiva. Può sembrare quasi impossibile, ma ci se la può fare.
    Se ci riusciamo, tutto sarà umano, più vero, più normale, più limitato ma più pieno di significato e meno ansioso.
    Giorgio

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  3. L’esperienza del crescere fuori e dentro sé, del fascino e delle paure che genera, mi sembra una costante del vivere che sperimentiamo da bambini e poi via via in tutte le fasi della vita. Mi viene da pensare al crescere fisico in tutte le accezioni, al crescere visto con curiosità e paura del nuovo. Forse le crescite più lente sono meno spaventevoli, ma molto meno affascinanti. Comunque lo avverto come una costante del relazionarsi a sé e al mondo.

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