Le istituzioni sono il nostro patrimonio comune, i partiti si possono mutare, disfare, rigettare, ma le istituzioni ci appartengono.
Ehi, dico a te, che non ti interessi di politica, che tanto tutto è eguale. Pensaci.
Non mi interessa per chi voti, e neppure se lo fai sempre. Certo mi piacerebbe che fossi dalla parte mia, ma tu che non hai parte, oggi sei più importante che mai.
M’hanno cos’è oggi la Patria. Credo di saperlo quando parlo, quando mi muovo per il mondo, quando sono distante. Oggi faccio fatica a riconoscermi qui, ma ciò che fa di questo posto, il mio Paese, sono le regole, le istituzioni, il fatto che almeno il quadro condiviso, non cambi. Ma se mancassero queste certezze, il mio Paese non ci sarebbe più, e sarebbe una tragedia, per me e per te che non ci pensi. Non avrei più un posto dove tornare e anche tu che dici che sono tutti uguali dopo un po’ diventeresti insofferente. Insofferente di essere meno eguale di altri, di non sapere se domani ci sarà ancora quella certezza che hai oggi. Ti sentiresti nelle mani di un potere senza regole che lo bilanciano e limitano.
E’ strano per me parlare così, ho lottato un tempo per cambiare le istituzioni, perchè ci fosse più giustizia ed eguaglianza, più potere al popolo, più democrazia e trasparenza. I benpensanti non mi piacevano e tenevo molto alla mia parte politica, pensavo avesse ragione, magari con qualche dubbio concreto. Ma con i benpensanti condividevo la certezza che i poteri sarebbero rimasti in equilibrio, che l’avversario non avrebbe demolito la casa in cui stavamo tutti, che per fare il nuovo ci sarebbe stato bisogno del suo consenso e a lui del mio. Per questo chi avversavo era avversario e non nemico. Oggi non è più così tranquillo che si pensi che le regole vanno mutate assieme, che chi governa potrà fare la sua politica, ma che potrà essere cambiato se non fa quello che aveva promesso. La costituzione, il parlamento, il presidente della Repubblica e la corte Costituzionale sono servite a questo, per tenere assieme l’Italia e farla crescere, per dire che si può cambiare, ma la casa resterà.
Prova a pensarci quando ti vien da dire che tutto è eguale, dopo non sarà vero.
Sono molto spaventata, il futuro non l’ho mai immaginato tanto scuro, ostile. Non so cosa significhi esattamente interessarsi di politica. In passato tutto era più facile. Gli ideali, le scelte, il voto. Ora tutto si confonde, ma si deve cercare di fare chiarezza. La costituzione va difesa, così come la libertà. Sono già scesa in piazza per questo e lo farò tutte le volte che sarà necessario.
Notte Willy
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