Il mio piccolo aereo di carta non vola,
s’ appoggia svogliato sul vento,
e neppure si sforza:
uccello senza senno, è immeritato custode di folate.
Così si finisce ovunque, non c’è destino allegro, forse
è stanchezza d’aver udito troppi canti viandanti,
o l’ebbrezza del nuovo che guarda e non si posa.
Mentre mio è il sogno dei vecchi piloti,
divenuti elica che scava nel cielo
e sfida per la sorte nell’ebbrezza d’una nube:
avrà ancora una carta in più, la vita?
Perdono i vecchi piloti,
mentre ruotano col passo dell’elica,
il loro bicchiere resta nei bar degli aeroporti
assieme all’odore di tabacco forte;
perdono solo le sfide impossibili non vinte,
ma lottano con forza di vecchi,
stanca e sapiente, quanto basta per beffare la morte, solo un po’.
E intanto il mio aereo di carta non impara a volare,
s’ appoggia al vento,
godendo una primavera che non merita.
Le primavere sono sempre meritate se le consideriamo tali. Il fatto è che spesso abbiamo occhi autunnali.
"Mi piace""Mi piace"
Fantastico il video.( L’ho visto dopo:))
"Mi piace""Mi piace"
grande Ascanio Celestini!
grazie, marina
"Mi piace""Mi piace"
Ma chi è questo numero uno?
Si vede con non guardo mai la tv eh?
“Per fare gli origami bisogna essere rettore dell’università….” ahahhahahh
Belle le tue frasi malinconiche…buona giornata di sole, Willy, oggi è ufficialmente estate!
"Mi piace""Mi piace"
Per B…
I piccoli aeroplani di carta che tu
fai, volano nel crepuscolo, si perdono
come farfalle notturne nell’aria
che s’oscura, non torneranno più.
Così i nostri giorni, ma un abisso
meno dolce li accoglie
di questa valle silente di foglie
morte e d’acque autunnali
dove posano le loro stanche ali
i tuoi fragili alianti.
Attilio Bertolucci
"Mi piace""Mi piace"
Grazie Jonuzza, non la conoscevo. Bellissima!
"Mi piace""Mi piace"