meridiano

 

Dovrei sapere dove collocarmi, invece metto passi in fila come le formiche. Ciò che m’assomiglia nell’andare è questo meridiano che percorro da nord verso sud. E all’inverso, incessantemente. Nella testa gli odori di timo e di cannella, nei polpastrelli, licheni che trattengono l’odore del sole come i condannati. 

Si uscirà dalle linee virtuali, se ne riconoscerà il limite.

Intanto è piacevole vagare tra il grigio e i colori pastello. Così le sensazioni si sovrappongono ed emergono singolarità inaspettate: sono il terreno su cui camminare a piedi nudi. 

Non lo senti come risuona andare: è una parola che oscilla dentro e chiede di ascoltare. Soprattutto ascoltare. 

E non c’è obbligo all’ andare, è solo un motivo per cui si potrà tornare.

2 pensieri su “meridiano

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.