il bello non è normale

Il pietrischetto di silice 
curva l'asfalto biondo. 
Steli di fiori al bordo della strada 
e gli alberi, colmi di tenero verde, sui declivi a sfondo. 
Il bello non è normale
eppure è dappertutto,
troppi verdi mancano nelle nostre parole.
La radio racconta di economia lontana, 
una mano sul mondo, che si apre e si chiude, ansimando 
come gli uomini quando leggono solo la propria passione. 
E la Barbagia scorre di meriggio: 
è ostracismo di continente, 
braccia di liberi forzati che stringono e s'aprono. 
Appena un segno a rigare labbra chiuse, 
il dolore ha dipinto di nero il palmo delle mani, 
le rughe, gli abiti della festa e del lavoro.
Nel legno di cirmolo odoroso, 
la pazienza scolpisce e vince.
Sempre.

3 pensieri su “il bello non è normale

  1. Leggevo “no comments” ed in effetti mi son detta che commentare parole così…perfette è veramente difficile.
    I caratteri, Willy: sono ai limiti dell’invisibilità. 🙂

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  2. Auguri ai viandanti che non sanno dove andare,
    auguri a quelli certi che ci sia un posto dove stare,
    auguri a chi ha un peso che nessuno può sanare,
    auguri a chi ha ragioni per piangere e sperare.

    Un pensiero a chi sta davvero male in questi giorni in Abruzzo e altrove.

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