Il pietrischetto di silice
curva l'asfalto biondo.
Steli di fiori al bordo della strada
e gli alberi, colmi di tenero verde, sui declivi a sfondo.
Il bello non è normale
eppure è dappertutto,
troppi verdi mancano nelle nostre parole.
La radio racconta di economia lontana,
una mano sul mondo, che si apre e si chiude, ansimando
come gli uomini quando leggono solo la propria passione.
E la Barbagia scorre di meriggio:
è ostracismo di continente,
braccia di liberi forzati che stringono e s'aprono.
Appena un segno a rigare labbra chiuse,
il dolore ha dipinto di nero il palmo delle mani,
le rughe, gli abiti della festa e del lavoro.
Nel legno di cirmolo odoroso,
la pazienza scolpisce e vince.
Sempre.
Leggevo “no comments” ed in effetti mi son detta che commentare parole così…perfette è veramente difficile.
I caratteri, Willy: sono ai limiti dell’invisibilità. 🙂
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auguri, willy.
🙂
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Auguri ai viandanti che non sanno dove andare,
auguri a quelli certi che ci sia un posto dove stare,
auguri a chi ha un peso che nessuno può sanare,
auguri a chi ha ragioni per piangere e sperare.
Un pensiero a chi sta davvero male in questi giorni in Abruzzo e altrove.
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