domani

Domani sarà passato un anno dalla tragedia della Tyssen.

Non è cambiato nulla ed ogni giorno nei posti di lavoro si muore. Non è il lavoro che uccide, ma la sua modalità, i suoi tempi, le sue regole non scritte ed accettate sotto il vincolo della necessità, del bisogno.

Il lavoro dovrebbe essere equanime tra impegno personale ed impegno sociale, un contratto tra parti eguali, senza monetizzazione della salute e dell’integrità fisica. Invece…

Mi sono chiesto spesso cosa facciano gli ispettori degli uffici del lavoro e dell’Inail e quanto guardino alla sostanza di ciò che avviene oltre l’apparenza delle regole, perchè il problema non è pagare una multa, ma fare in modo che le persone non si facciano male.

Domani è una parola strana, è domani per noi, per gli operai della Tyssen del reparto fonderia e per troppi altri, domani non esiste più.

7 pensieri su “domani

  1. ne sono morti tanti dopo di loro. e ne moriranno. l’art.1 della costituzione parla di lavoro. ce lo scordiamo sempre.

    buonaserata, willy

    "Mi piace"

  2. SONO STANCHISSIMA
    e poso solo un saluto,ricordando Tyssen e tutti gli altri che stanno sull’orlo di lasciarci le penne (che la vita da un pezzo se la son bruciata e non certo per colpa loro) ma testardamente ribelle a ogni subalternità di potere politico,poggiato da “gnomi” venali troppo spesso privi di coraggio etico per contrpporsi a ogni bieco gioco che li vede solo pedine.Serena notte,Willy e facciamo che il DOMANI (veramente)ESISTA,Bianca 2007

    "Mi piace"

  3. Ciao Willy, hai ragione amico mio, è passato un anno ma nulla è cambiato, nella sostanza. Questo è un Paese senza speranza, a guardare fenomeni orrendi come le morti a causa del lavoro. Voglio sperare che qualcosa si muova, ma non credo che basti la voglia contro gli “gnomi” (come li chiama Bianca) che ci governano.
    A presto. L.

    "Mi piace"

  4. Purtroppo le morti sul lavoro ci sono sempre state. Fuor di polemica, non si può imputare ai nani anche questo. Bisognerebbe che chi deve vigilare affinchè le condizioni nelle quali si lavora siano sicure, lo faccia davvero.

    "Mi piace"

  5. Il morire esiste, la fatalità pure, la negligenza colpevole anche. La criminalità del profitto è imperdonabile. Chi sorveglia deve stare dalla parte del lavoratore, se questo è chiaro il resto verrà da sè e le morti diminuiranno. 4 morti al giorno, ogni giorno dell’anno e se viene fatto quanto dovuto questi morti diverranno 3 e poi 2 e poi 1 e migliaia di famiglie, di figli potranno vivere assieme ai loro genitori. In questo c’è la lotta per la sicurezza: che chi non muore non può ringraziare, ma chi gli impedisce di morire è un grande.

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.