Bilanciare l’intelligenza lasciando che la parte sinistra esondi su quella destra e viceversa.
Un contrappunto tra sentimenti e razionalità, facile a dirsi, molto meno a praticarsi.
Che accade se il razionale si lascia contaminare?
Tu lo sai quando ti incanti (termine veneto che ben definisce colui che si perde nei pensieri e vede cose che non vediamo, con lo sguardo apparentemente fisso nel vuoto) e sospendi il tempo del capire dalla tua vita quotidiana, mescolando contraddizione e desiderio, razionalità e attesa.
L’intelligenza lucida come lama, mi lascia indifeso, ne vedo la bellezza algida e non sento il calore. Sono per l’universo del presappoco, dove anche le galassie fanno il loro dovere amando i soli che contengono. Per questo mutano idea e collassano. L’entropia è il destino dell’intelligere senza speranza.
E dopo questa sbrodolata, il cielo si è fatto limpido ma il freddo non morde.
Ancora.
nanna..quando il razionale si lascia contaminare sono stelle filanti che si srotolano e diventano pensieri colorati
eta beta
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Per esperienza so che la razionalità pura può fare molto male. A chi ne è “affetto”, e a chi ne subisce le conseguenze.
ps. Il termine “incantato” quando ci si imbambola si usa anche da noi. 🙂
Notte, Willy.
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Bellissime queste tue righe sull’entropia.
Credo che il gioco, un gioco in cui a volte si entra veloci e facili come le prime strofe di una canzone e di cui a volte ci sembra impossibile comprendere le regole e cominciare, stia nell’alchimia, nella sapienza infinita e intuitiva del mescolare in modo sublime ragione e sentimento, sense & sensitivity, come scriveva una saggia giovane donna. Il connubio e lo sposalizio dei due, farli danzare con eleganza e leggerezza credo sia il segreto dell’equilibrio e del disordine insieme, della completezza.
Un abbraccio,
la sempre prolissa Billa
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Il freddo ci fa piú romanitci?
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