attesa

L’ho capito ieri mattina, la vetrinetta dove tengo una piccola collezione di solidi geometrici di cristallo, manda bagliori. Tracce di luce sulle pareti da seguire pensando ad altro. E ogni mattina, mentre non ci sono, lo spettacolo si ripete in silenzio, come un amore trascurato. Non pensiamo a chi ci sta vicino, non lo vediamo distratti dal mondo, mentre questo attende silente, sciorinando meraviglie senza spettatori. Cose d’ordine antico e immobili, desiderose d’ una mano che tolga polvere: basterebbe un gesto d’ammirazione in cui credere per farle attendere fedeli.

4 pensieri su “attesa

  1. passo, willy, con un piumino in mano… chè oggi di quei riflessi di luce ce n’è proprio un gran bisogno.

    spalanco le finestre, willy

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  2. Bisognerebbe non dare per scontate le cose (e le persone) che vediamo ogni mattina, perchè tanto, pensiamo, ci sono sempre, lì per noi, ad attenderci.

    Il pericolo è che esse si stufino di passare inosservate e di aspettare …
    Ecco, il gesto di ammirazione (non troppo raro, mi raccomando) è pertanto assolutamente indispensabile.
    🙂

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