Alla ricerca di un nik inagibile, rovisto tra blog abbandonati: c’è un’umanità che si è stancata presto. Una notizia di sè, un commento del 2004, poi più nulla. Alcuni neppure quel commento e morti di solitudine. Per motivi economici, abbiamo decine di migliaia di blog, nulla viene cancellato, forse nella speranza che la vita rifluisca, ma credo che in fondo non interessi a nessuno. E’ come osservare le lapidi di un cimitero, senza curiosità necrofile, per capire dov’era la vita, ricostruire le storie scrutando volti, mettendo assieme parole e interessi. Per provare un giovane blogger si è cercato un’altra identità, ha costruito un’idea di sè e l’ha poi abbandonata dopo poche o molte parole. Schiuma d’intelligenza, di comunicazione. Cerini per la notte. Il blogger cerca di toccare qualcosa. Si protende, guardando dentro a raschiare sensazioni e molto fuori, in attesa di conferme, dialoghi, comprensioni. Il blogger offre la sua solitudine e aspetta, curioso di sorprese, con il vestitino buono. Come ogni scrittore, dipende dal lettore, dall’attenzione comprensiva. Oltre il piacere della parola ben levigata, c’è una speranza che qualcuno alzi il telefono dicendo: ci sono. Picchettare un territorio e lasciare la porta aperta, come nella notte quando la solitudine non ha paura del buio, del silenzio, ma dell’anima rigata che altera le dimensioni. E basta una presenza, ad animare la notte.
Ma poi ci si stanca e non è da uomini vivere di schiuma.
Willyco 
c’è nessunoooooo???..c’è nessunnooooo????…….ma sono proprio da soloooooo????….minnie picchetta il territorio in maniera fenomenale, direi da laureata nel piantaggio pali :))))
seriamente parlando, per continuare ad avere un blog, per avere commenti, per crearti una community (figa ehhhhh) devi essere :
a) capace di scrivere b) scrivere cose interessanti e non banali c) scrivere sciocchezze facendole passare per cose serissime d) essere simpatico tu di tuo e) non essere un bluff f) evitare di riempire il blog con il vuoto compresso che tanto poi ti sgamano …..
ciao bbbbeelllooo….
p.s. tu non hai problemi di vuoto compresso :)))))))
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Ma il vuoto compresso ha qualcosa a che fare conl a petomania???
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potrei fare una confessione spudorata su quest’argomento.
in un momento molto molto troppo particolare della mia vita mi sono trovata ad aprire più di un blog, cercando di non essere me stessa, provando a essere un’altra M.
ho scritto credo un paio di post e poi… li ho lasciati morire, di inedia.
volevo provare a essere “diversa”.
riesco solo, anche se con fatica, a essere me stessa.
(per l’esattezza credo siano 3 blog e non li ho mai chiusi, ma non ci vado da secoli. questo fa parte di un periodo un po’ schizofrenico e che non ricordo con piacere)
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quanti blog inutili infatti.
discorso lungo quello stimolato che tu peraltro non hai toccato del tutto, anzi, hai solo sfiorato.
parlando di cadaveri abbandonati.
ci sono tanti che credono d’esser vivi e sono morti da un pezzo.
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hai ragione Willy.
infatti credo che tuo figlio sia molto fortunato.
ci provo, ci sto provando.
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su quelli che credono d’essere vivi e se lo devono dimostrare in continuazione, possiamo parlare a lungo Emma, basta guardarsi attorno e vedere con raccapriccio che le abitudini prendono il posto della fantasia, che non si riesce a ricordare la diversità dei giorni, che gli occhi si svuotano e le frasi si ripetono. Forse i blog abbandonati, meriterebbero di essere investigati non in relazione ai loro attuali estensori, am a ciò che erano. Una sorta di storia degli annalès applicata alla rete. Propongo un nome la blogstoria.
A Mel, persona molteplice posso dire che mi piacerebbe una sua alias in cui racconta le sue vite alternative, e felici.
Minnie non stai esagerando? con le parentesi e le doppie. Se prenoti in un albergo una camera ti danno una doppia con 14 letti. 😉
Kronakus, come procede la professione giornalistica?
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…ecco perchè non ho un blog.
vivere di schiuma può bastare a qualche ninfa…levigare parole non è facile come lambire uno scoglio in eterno e scavarlo.
meglio leggere chi sa scrivere con naturalezza.
‘notte
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