mare

Due giorni di solitudine al mare, fatti di code in auto, vaporetto, sole. Senza fretta nè programmi le ore si dilatano. Il sole scioglie i buoni propositi programmati e li sostituisce con funzioni naturali: pensieri lenti e a volumetria decrescente, sonno, letture. Qualche appunto, solo per il fascino di un concetto che si perderà. Mi sorprendo sulla spiaggia a raccogliere conchiglie e legni. Ma per poco, poi nuovamente sui massi, al sole. Non capisco la fatica delle barche a motore, l’ansia di correre, come se il mare fosse terra e il sole, il caldo della città.  Una ragazza ride forte tra gli spruzzi del barchino a tutta velocità: paura e sesso si mescolano. Qualcosa è nell’aria. Desideri altalenanti, telefono al minimo. Il tramonto lo vedo al bar e parlare è eccessivo.

4 pensieri su “mare

  1. Anche io ho vissuto qualcosa di simile. Solitudine, letture, mare e sole. Tanto mare da guardare, aria sapida da respirare, i leggeri brividi prima del tramonto di un’estate che non è ancora iniziata. Pensieri lenti e ovattati.
    E’ stato piacevole (a parte la schiena bruciata).
    Oggi volevo tornarci, ma il tempo ha deciso diversamente. Cielo coperto e, forse, starò a casa.
    buona domenica e un grande abbraccio

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  2. piùùùùùù…..le ciacole con la signorina minnie altamente filosofiche mentre eri in coda..e sul traghetto…mica si parla tutti i giorni di benedetto croce, ehhh:))))))
    ho visto i diavoli di san pietroburgo..c’è di meglio, che gira per le sale..però la principessina russa rivoluzionaria c’est moi :)))

    buonaserata willy..invidio il mare..sempre.

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