Caro Presidente Napolitano,
il senso delle istituzioni e il rispetto per gli elettori, che Lei ha espresso in questi anni, è fuori discussione, e con la Sua azione, coerenza e presenza istituzionale, ha mantenuto alta l’opinione degli italiani e degli stranieri sul nostro Paese. In questi giorni, Lei sarà tirato per la giacca da decine di interessi che il mutamento della guida del Paese mette in pericolo. Non avrà problemi a respingerli e scegliere per il meglio. Credo che molti in Italia pensino che Lei non è un notaio, e che la Sua opera è garanzia, che si trovi una strada per uscire dal vicolo cieco in cui siamo finiti. Mai come ora la Sua solitudine, è la solitudine degli italiani che vogliono fare qualcosa per salvare e salvarsi. E’ tempo di decidere signor Presidente, anche lanciando un appello alla politica, che si assuma la responsabilità di fare. Non credo che la decisione del come e quando andare alle urne spetti al presidente del Consiglio, sfiduciato dal parlamento, non credo valga la sola burocrazia delle regole interpretabili, fatte per tempi in cui non era in pericolo la stabilità economica e sociale del Paese, lo sforzo, adesso, è quello di avere un Paese coeso ed impegnato a fare quanto può. La politica non può e non deve far di meno. Un governo di persone autorevoli, fuori dalla politica attiva può assumere le decisioni di politica economica a breve, fare una legge elettorale che riporti la scelta agli elettori, far capire alla speculazione che non passerà, perché l’Italia e gli italiani esistono.
Decida presto signor Presidente, in questo momento non solo la parte economica dell’Italia è a rischio, ma la stessa concezione del rapporto governo-governati che è stato una delle grandi conquiste di democrazia dopo il fascismo ad essere in pericolo.
Il sostegno del Paese non le mancherà signor Presidente ed in questi giorni difficili le migliori energie saranno disponibili, proprio come quelle di quei ragazzi che, nel fango di Genova, e degli altri luoghi alluvionati, stanno in questi giorni affiancando le istituzioni per rendere la vita possibile nel disastro e non chiedono a quale parte si appartenga, ma cosa ci sia da fare.
Attendiamo con fiducia le sue decisioni Signor Presidente, noi ci siamo.
In effetti è incredibile ciò che stiamo vivendo, la paura e l’incazzatura che dilagano ma non riescono ancora ad irrompere con le loro irrimandabili ragioni sullo scenario politico.
Ieri ho assistito ad una scena su di un autobus che mi ha fatto rifletter, ne ho fatto un post.
Ma quanto dobbiamo ancora attendere?
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Sono pienamente d’sccordo con te, siamo davvero sull’orlo del baratro e tutti ne siamo coscienti e siamo pronti a fare sacrifici….MA TUTTI PERO! In momenti come questo le autorità devono dare l’esempio, mettere un tetto massimo a stipendi e pensioni, mettere una patrimoniale in modo che si paghi proporzionalmente in base ai redditi che si hanno, fare una lotta mirata e seria contro l’evasione, togliere tutti i privilegi alla politica….se paghiamo tutto noi con poco più di 1000 euro al mese perchè non devono pagare loro?????? Ce ne sarebbero tante di cose urgenti e sensate da fare è il momento di attuarle se si vuole uscire dal tunnel…..ci vuole più equità, solo così tutti saranno disposti a fare la propria parte!
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sai Willy penso che per Napolitano tutto questo sia pesantissimo. E’ un vecchio, lui. Che dovrebbe inaugurare scuole, parlare alle feste comandate, andare in visita dal presidente americano, e invece s’è trovato a gestire una bomba che gl’è scoppiata in mano senza nessun artificiere vicino. L’Italia e il mondo si aggrappa a questo anziano comunista (perchè Napolitano è uno della vecchia guardia, non dimentichiamolo ehhhh) che ne ha viste di tutti i colori, e chiediamo chi una cosa chi l’altra chi questo chi quello. Lui fa quel che riesce e quel che può. Berlusconi e i suoi devono ringraziare che non siamo a Dongo , perchè ci hanno portato a questo disastro e non pagheranno mai abbastanza. Cialtroni e ignoranti, mezze calzette e mignotte , così ricorderemo il governo berlusconi. Adesso verrà approvato a rotta di collo questo maxi emendamento e poi fuori dalle palle, e ringrazino che siamo clementi. Se non l’hai ancora fatto leggi su rep un’intervista a una cretina di 29 anni, deputata pdl , che si identifica con claretta petacci. veramente una cretina che paghiamo non so quanti mila euro al mese.
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Hai ragione Minnie, Napolitano fa quello che può.
Facciamolo anche noi. 😉
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E’ inutile e non è giusto aspettare solo che gli ALTRI facciano.
Facciamo TUTTI il nostro dovere, facciamo bene quello che siamo chiamati a fare e quello che è nelle nostre possibilità.
Un saluto a tutti, ciao
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