non vi bacio più

Improvvisa è emersa la consapevolezza della pletora di baci che circolano sui blog. Non me ne rendevo conto, distratto come sempre, ma che senso ha?

Un bacio è trasporto di mente e di labbra, non solo una parola. Su quelle labbra virtuali o meno c’è un pensiero non superficiale, meglio usarlo con parsimonia. E’ prezioso.

Oggi parlavo della leggerezza, di cosa significhi per me. La leggerezza è il pesare poco sulla terra, è l’essere bamboo, seguire il vento ed al tempo stesso saper fortemente chi si è. Occorre una forte identità per la leggerezza, una profondità che si affina scarnificando. Per questo un bacio, una parola, un amore, un affetto, valgono. Valgono se sono il noi profondo. Distratti e rituali non servono a nulla: rumore di fondo. 

Chi voglio e chi mi vuole, si devono incontrare e come in ogni transazione positiva, ognuno perde qualcosa per avere molto di più. Non per un momento, ma per molto, moltissimo.

Allora torno all’affilé, il coltello che seziona e distingue nelle parole come negli affetti. Divento più esigente e l’homme armé riprende il suo posto.

13 pensieri su “non vi bacio più

  1. baci, bacini e bacetti……e poi dopo un’ora si cavano gli occhi in polemiche……hai perfettamente ragione, fanno parte della superficialità….per non chiamarla falsità, che impera. Buona serata.

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  2. come gli amici di faccialibro..anzi peggio, perchè l’amicizia è una cosa seria, svilita da quei furbetti di fb. vabbè, robertì, ti lascio un baciotto, che è una bacio con l’otto, o un bacio al cartoccio, o un bacio nel saccotto 🙂
    p.s. ma te la sei letta l’intervista a scilipoti???..grande scilly..o alza il prezzo o cambia casacca..gl’amici, ehhhh……..

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  3. Caro Willyco,
    devo ringraziarti per diverse ragioni.

    Innanzi tutto, mi hai donato un interessante spunto di riflessione. Il bacio, secondo me, è un’espressione di intimità estrema e, per questo, hai ragione quando dici che andrebbe elargito con parsimonia. Certo, esistono baci diversi tra loro, ognuno con un significato proprio. Il bacio che darò sulla guancia della mia amica, il bacio che manderò virtualmente a qualcuno di lontano e, fondamentalmente, di sconosciuto, il bacio che vorrò dare ma che non verrà accolto dal custode del mio amore non ricambiato, il bacio che regalerò intensamente a chi lo vorrà… ecco, questi baci sono tanti, ma tutti importanti nella loro differente essenza…

    Poi, grazie mille per la scelta di Gianmaria Testa. Lui è stato presente, con le sue note e la sua arte, sulle onde sonore del mio tormentato amore. Sono anche riuscita a conoscere Gianmaria, due o tre anni fa, ed è stato emozionante.
    Inoltre una volta ho scritto una “poesia” sulla falsariga di questa che hai pubblicato tu – e questo testimonia quanto mi avesse colpito nel profondo.

    Un saluto affettuoso!

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  4. Un essere asociale come me… bacia pochissimo.
    Solo quando vuole e solo chi vuole.
    Non cedo a compromessi.
    Trovo che il bacio sia una delle cose più piacevoli della vita.
    Non lo spreco.
    Ci metto l’anima in un bacio, che sia d’amore, d’affetto o di complicità.
    O tutte e tre le cose insieme.
    Posso passare una vita in un bacio.
    Posso morire per un bacio.
    Ma non darò mai un bacio a chi non lo merita.

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  5. In veneto ci sono almeno 8 o 9 modi di dire poco. Alcuni testimoniano la quantità senza sottintesi, altri sono quasi dei vezzeggiativi. In veneto non esiste il ti amo, ma amor mio, sì. I basisono con connotati di passione o meno, ma hanno un contenuto. Cosa voglio dire? Che la parola ha un significato oltre quello che le mettiamo, è un veicolo che trasporta emozioni e se stesso, comunque sia, si presta ad essere soprattutto fraintesa quand’è fuori contesto. Cos’è che non si fraintende? Ciò che è a un livello talmente basso da risultare ininfluente, di poco conto. Tutto questo girar attorno per dire che poco, si può dire in modo diverso, ma sempre poco resta. E che le parole inflazionate perdono significato, come i baci. Poi certamente distinguo, capisco, va tutto bene, ma non mi piacciono i modi di dire, per cui anche stasera ho baciato per salutare, per consuetudine, per affetto e certamente ho distinto, ma il bacio era un’altra cosa e non c’era chi poteva riceverlo.
    Bizzarrie da vecchi, portate pazienza.
    Cara P. quello che scrivi da Te, mi piace e lo leggo volentieri, è bello anche se porta dolore in superficie.

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  6. Quello che dici mi risuona in modo particolare. Rifletto molto sulle parole e il loro modo di usarle. Le doso e sento come la punta di un iceberg.
    Ciao Willy

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  7. Chissà perché ogni volta che leggo di baci, sempre e quasi inconsapevolmente vado con la mente al carme di Catullo sui baci, in cui solo i due amanti sanno… Intimità pura.
    Guardarsi dentro, occhi negli occhi, precede di un attimo il bacio. Ecco perché in “rete” saluto in modo altro. A presto, Es.

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  8. E allora son vecchia e bizzarra anchio, sebbene mi capiti di baciare spesso, ma perchè i destinatari son persone alle quali un bacio lo darei davvero.
    Riguardo a fb, non parliamo di “poke”: li detesto, ma non so scoraggiare (senza essere un po’ villana) chi passa il tempo a bombardarti.

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