Da tempo penso di trovare una casetta al mare in cui vivere metà del mio tempo, tra poco il lavoro dovrebbe permettermelo, nel senso di poter decidere come e dove svolgerlo. E’ un pensiero che mi accompagna, e che mi hai ricordato con le tue parole, di senso primigenio del luogo e del suo rapporto con noi. Credo che viviamo in una stagione felice dell’umanità e che siamo nei posti giusti, anche se ci lamentiamo. E abbiamo anche gli anni giusti che hanno permesso crescita e pace. Questo non ci impedisce di vedere la profonda ingiustizia che ci attornia, che entra nelle nostre case attraverso i nostri figli. Sarebbe la cosa peggiore, ragionare da animali satolli, e saremmo votati al disastro, ma se godere di un posto, di una luce, di un pensiero altrui attraverso un libro, od anche questo mezzo spesso così vacuo, è possibile, perché non farlo. Perché non immaginare lo sguardo di Ulisse, oppure quello di Didone, l’avventura e la passione, e pensare che non erano dissimili da tutti gli sguardi che godevano dell’intelligenza e della libertà. Insomma l’infinito stupore d’essere e di saperlo, unito con ciò che lo estende fuori di noi, che non è nostro, ma c’appartiene perché riusciamo a vederlo e a goderne. Tu cerchi, come me, qualcosa che t’assomigli e che sia il nuovo che non hai conosciuto. Non possiamo augurarci di non sbagliare, ma di uscire dai nostri errori, riconoscendoli, questo sì. E’ ciò che vorrei, come bagaglio per il futuro assieme ad anni privi d’ansie inutili e senza nostalgie per quelli che non conoscerò mai per caso o volontà.
Che ne dici, si parte?
Willyco 
ovviamente sì.
notte che qui sta arrivando il maestrale.
e io mi lascio baciare senza un minimo di timidezza.
ma lui è il MIO vento.
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ho una casetta al mare
come un giglio del tempo.
“quelli che non conoscerò mai”.
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Che cavolo! Abbiamo lo stesso sogno: la mia casa è su una costa alta, vicino a delle falesie magari dai colori ocra. E deve avere grandi finestre come pareti, così vedo tanta luce e il sole nascere e morire…quando partiamo? 🙂
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quasi, quasi ti lascio questo video:
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‘nsomma…Didone anche no..direi CIRCE ehhhh..facciamo che io faccio Circe, che Didone s’ammazza per ammmmore, la sventurata :)..quindi tu Ulisse , io Circe, ci mancano i marinai che li trasformo subito subito in maialotti e poi per 10 anni ti reggo…dopodichè torni a casina tua ehhhh….:)
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Ti vedo circe, e anche Penelope che dopo un po’ dice all’Ulisse, vai caro, vai che qua non ti regge più neanche il cane. Vai a prendere i toscani dal tabaccaio dopo le colonne d’ercole, così ti fai anche un po’ di mare.
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Bello il video e anche la canzone. Attenua la mia ignoranza. Quante cose mi sono perse…
Grazie Pep 😉
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Leggerti stamattina mi ha riappacificato col mondo, almeno per qualche ora spero. Dai commenti evinco che ci sono molte sirene che vorrebbero condividere lo spazio sul mare: buon per loro e per te.
Io a mare non riesco a vedermi se non assolutamente solo. Capita.
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ah..la Penny…in effetti una piccola liason con qualche ribaldo giovanotto mentre aspetta che quell’altro torni dal tabaccaio ..una sveltina , mica una cosa seria, per Penny , tutta reggia, figlioletto e disfalatela 🙂
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