ulisse due

Per uscire dalle colonne d’ Ercole, ma anche solo per navigare con interesse tra persone sconosciute, bisogna possedere la vis di coltivare la propria ignoranza per conoscere. E’ l’inquietudine d’ esser volontariamente fuori dal codificato, dall’imposto La spinta a fuggire il banale e ciò che non dura nella testa e nel cuore.

Così mi ritrovo, a perseguire l’ignoranza,  a non leggere l’ultimo libro, a non ascoltare la musica che spopola, a lasciar perdere ciò che non mi piace, imponendomi, al massimo, ciò che è difficile, ma serve a capire.  Sono in accordo col mio tempo, perennemente in ritardo. E devo ignorare, per capire e vivere dentro la realtà che percepisco. Questo del resto è un mondo di solitari insoddisfatti, di ciurme alla ricerca di compensazioni. Essere fuori dal gruppo non significa non essere socievoli, ma avere la propria individualità, la propria strada all’ignorare ciò che è deleterio a sé. Correggo un verso: ogni uomo è un isola e ogni uomo è un costruttore di ponti, e i ponti non vanno ovunque, collegano ciò che è vicino, congeniale a quell’uomo. Giorni addietro abbiamo celebrato la giornata  della memoria, ovvero consumato un evento, ma siamo sicuri che l’orrore per quanto accaduto sia lo stesso in Europa, in Africa, in Cina, in Giappone?  Non è lo stesso, e neppure il nostro orrore per quanto accade in quei paesi è lo stesso di chi lo vive, ne ha esperienza, cultura. L’ignoranza è rifiuto dell’orrore codificato, è ciò che porta fuori dalla gabbia del conosciuto superficiale e conduce al bisogno di sapere emotivo, alla convinzione di costruire ponti.

Salpare dalle religioni senza cuore né uomini, andar via da ciò che rende uguali e non eguali. Condurre l’ignoranza sul limite di ciò che conta davvero: vita, morte, sesso, solitudine. Questo è il senso del viaggio, della sua metafora, delle difficoltà e del piacere del conoscere partendo dall’ignorare. Questo l’andare e il restare senza un tempo, che non sia il proprio.

 

 

 

3 pensieri su “ulisse due

  1. dopo aver letto questo post mi sono detta: fra le cose che più mi sono mancate in questi mesi lontana dal blog. leggerti. questo post mi ha aperto il cuore.
    grazie.

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