sabato pomeriggio

 

Sabato pomeriggio, direzione del Pd. Nonostante la scelta tafazziana di tempo e luogo, la sala è gremita. Si parla di giovani, di costituzione, di intelligenza (ovvero come capire) della realtà. C’è attenzione vera. Mirafiori emerge negli interventi, non verrà rimossa, ci sono opinioni differenti. Dietro il tavolo della presidenza, scorrono ogni tanto dei corti. Spezzoni di film, commenti raccolti tra la gente. Il cinema ha già toccato la realtà, l’ha mostrata ed anestetizzata agli occhi di chi può, e poteva, intervenire. Come bastasse parlarne, essere coscienti ogni tanto. Interviene una liceale, dice il disagio; non racconta, dice. Parla della sensazione di caduta d’orizzonte generata dalla Gelmini, dell’abbandono esterno che si sente nella scuola. E’ calma, parla di ciò che conosce. Non siamo ancora al lavoro, alla sua tragica mancanza, ma la privazione della speranza comincia prima. Già nella scuola c’è l’odore dei rifiuti che questi ragazzi si sentiranno ripetere. Una colpa enorme non potrà essere perdonata a Berlusconi e a noi che non ci muoviamo per sconfiggerlo, ed è l’aver privato della speranza una generazione. I nostri figli.

L’assemblea continua. Tentativi di proposta, poi l’uscita organizzativa. Fare è lo sbocco per misurare un impegno, un possibile obbiettivo. Si costituiscono i luoghi del capire. Un posto dove discutere e programmare, non è ancora un sentiero, ma almeno è un argine alla frana. Non solo parole, speriamo che il capire generi forza, volontà, caparbietà di fare. I corti continuano ad essere proiettati, sono discreti e ben costruiti. Documentano una realtà inadatta ai riti, agli schemi del passato, c’è la rabbia di insufficienza propria, sentore di inanità. Però. In un’assemblea di sinistra dopo l’analisi del reale c’è sempre un però che svolta a 180° gradi, ma qui ci sta perché questo non è un luogo di morte. C’è tristezza, ma c’è anche speranza. Magari le idee non sono chiarissime, e non perché  manchi il materiale, anzi ce n’è troppo. Manca piuttosto un’unitarietà di pensiero, una trama forte che riunisca, ricucia il tutto in un progetto forte e leggibile con leggerezza e semplicità. Si sa dove si può stare, altrove sarebbe impossibile, ma non basta. E’ uno dei problemi irrisolti dopo la caduta delle ideologie, quando ci sono visioni diverse, la sintesi è il vero salto di qualità della politica che vuole incidere. Come un mantra da ripetere senza paura, forte come un’equazione fondamentale: l’eguaglianza, i diritti inalienabili, l’onestà e il bene di tutti, i sì e i no che non mutano in funzione delle alleanze. Senza deroghe. Una mappa per uscire dal presente e puntare sul futuro. La speranza nasce dal fatto che di questo oggi c’era coscienza e volontà.

Portiamo questo Paese fuori dalla tristezza limacciosa in cui è precipitato. Non andiamo via.

 

4 pensieri su “sabato pomeriggio

  1. prima di passare di qui mi sono letta gli articoli di ieri di rep su ruby. arrivo da te e c’è questa bella foto da cellulare di una ragazzina vestita accollata, che ha più o meno l’età di ruby ma è come venisse da un altro pianeta. ed è uno scollamento forte : le ragazzine che gioiosamente s’infilano nella macchina di lele mora a vanno a cena nella tana del lupo, e quelle che raccontano cosa succede nel mondo della scuola, dove è giusto che stiano. il giornatlista chiede a ruby che vita stia facendo, ora. lei risponde : palestra, sto con il mio fidanzato luca (che di professione gestisce discoteche e ha il doppio dei suoi anni), serate a 5.000 euro. Questo penso sia uno dei danni maggiori che abbiamo permesso facesse il sistema berlusconi : lo scollamento del paese, a tutti i livelli, a tutte le età, per ogni cosa. si è sempre contro : mai la parola dialogo, mai facciamo qualcosa insieme, solo la logica dei soldi , dell’apparire, dell’esserci. Sono molto fiera di aver allevato delle figlie che non hanno queste ambizioni, così credo lo siano i genitori della ragazzina della foto, e tutti quelli che hanno figli che non fanno la coda per andare da maria de filippi. da qualche parte si può ricominciare, c’è speranza. e sono stati questi ragazzi a dircelo, in questi mesi. e anche i no di mirafiori, anche se hanno vinto i si.
    buona domenica 🙂

    "Mi piace"

  2. BAH!
    Troppo debole e pilatesco sono le frange di chi dovrebbe SCOprire trucchi e nefandezze di un uomo imputato di reati gravi come corruzione e l’abuso del potere per “divertirsi” con minorenni emotivamente fragili ma forti di fredda ambizione e sostenuto da un clan (servi scagnozzi portaborse leccalecca) punibili degli stessi identici reati.Non credo alle opere di misericordia e neppure al parlare “nei salotti”,ma a un autoeducazione che viene da esempi avuti e confacenti a ciò che si sente essere giusto e doveroso per impugnar bandiera e dire NO come la FIOM di ieri e quella di sempre.Bianca 2007

    "Mi piace"

  3. minnie ha già detto tutto…
    e credo tu abbia ragione, willy, la cosa più importante ora è vincere questa tristezza.

    quando parliamo di politica a tavola con le mie ragazze (come i simpson, ma non ci sentiamo delle kennedy 🙂 ) trovo quasi commovente il loro impegno.
    speriamo.

    "Mi piace"

  4. ciao arya ….un pensiero carino in questa mattina di sole freddo a te e alle tue ragazze di camelot :)……….mi sa che se un giorno dovessimo mai incontrarci , io e te, ne avremmo di cose da raccontarci e condividere !

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.