Li conosco i soddisfatti, i lavevodettoio, gli acidosi da maalox, che con il sorriso dell’ovvietà bieca percorreranno circonferenze di chiacchere per tornar da capo. Chi aveva capito (cosa? come?) si vanta: proprio lui ha fatto cadere i potenti, ne ha visto per tempo i piedi di sabbia, ed ora è pronto per essere scelto. Nulla aveva fatto prima, nulla farà poi, una scelta perfetta. La conservazione li sceglierà, chi non vuol cambiare punterà su di loro perché nulla cambi e la mediocrità eccella in ciò che è insostituibile, ovvero convincersi di interpretare ciò che davvero ciò che pensa la gente.
Il segretario del pd della Lombardia si è lamentato che la gente non capisce. Sic, anzi sigh. Chi dovrebbe capire si lamenta di non essere capito. Dove andremo se non in braccio ai negromanti che leggono passato e futuro allo stesso tempo, quelli che vivono in torri 5 stelle e si informano, leggono più giornali, parlano tra loro e si convincono. Professionisti dell’esegesi, noncamminano (scendono) tra le persone di cui parlano, si informano se il popolo ha fame, se è inappetente, se è satollo. Hanno contratto quella malattia che nel pd si conosce bene ed è afasia strutturale del capire politico, ovvero il problema è altro, non capite e comunque l’avevo detto.
Se davvero cade Berlusconi, cadranno tutti, perché si reggevano sul contrasto e non sulla proposta vincente. Per questo non cadrà davvero, perché regge un sistema vuoto di proposte e pieno di problemi. Qualcuno si ricorda dopo Berlinguer, Moro, Occhetto e Prodi, qual’è stata una proposta politica riformista complessiva che sia durata più di due anni? Parliamo per la più recente idea, di 15 anni fa. Ecco il male è dentro questa assenza di risposte che diano un motivo alla sofferenza, perché se c’è da soffrire, un motivo, una prospettiva futura ci deve pur essere. E non mi piacciono quelli che avevano sempre saputo, e guardavano. Guardavano e basta.
…dal tuo sigh (non sic) emerge la saggezza.
🙂
"Mi piace""Mi piace"
Credo perché nessuno è più in grado di dire (o ne ha paura) matutis mutandis:
“In una fase superiore del comunismo, con lo sviluppo generale delle capacità, delle forze produttive e della ricchezza, allora, alla scomparsa della divisione fra lavoro intellettuale e manuale, la società potrà amministrarsi secondo la regola: “Da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni!” (Critica del programma di Gotha).
E’ vero che è un po’ utopistico. Ma qui, adesso, ciascuno guarda solo il proprio naso.
"Mi piace""Mi piace"
credo che la frase di Marx riassuma perfettamente non solo il senso del comunismo realizzato, ma soprattutto il rapporto tra società ed individuo, ovvero ciò che l’individuo riceve in relazione a ciò che vale e nella dignità dell’essere.
grazie per averla ricordata 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: consapevolezza | Willyco