famiglia e pensiero pornografico

Il pensiero pornografico del potere:

E’ immaginare che la famiglia sia quella che non c’è.

E’ incentivare le nascite e non pensare ai bambini.

E’ dire che si difende la vita e negarla ogni giorno nei fatti.

E’ impedire che una persona cresca con le stesse possibilità fondamentali.

E’ incentivare il precariato come elemento di moderno schiavismo lavorativo.

E’ sacrificare i figli degli altri a sè stessi. 

E’ parlare della famiglia e non chiedersi perché i ragazzi non si sposano.

E’ dire che esiste un futuro quando si pensa solo al proprio.

E’ negare nei fatti la vita e dire che è inestimabile.

E’ usare due pesi e due misure nel sesso distinguendo gli ambiti di consumo.

E’ adoperare la morale come una clava contro l’uomo, non per l’uomo.

La famiglia è la scelta di stare assieme, con i modi possibili, che si esercita comunque e dovunque, con chiunque condivida un progetto, una necessità, una speranza. Aiutare la famiglia significa aiutare un pezzo della società, senza perdere quella parte che è sola. Aiutare la famiglia significa consentirle di essere tale e non la somma dei problemi propri e altrui. Aiutare la famiglia significa vedere le persone e non i certificati anagrafici, significa aiutare i sentimenti, non le convenzioni e le convinzioni, significa mettersi dentro i problemi, non evocarli.  

Si nasce soli e si muore soli, ma è importante essere bene accompagnati.  A che mi serve uno stato che non mi considera, che nega la mia esistenza, che mi chiede e mi toglie, ma non dà ? Rispondere a queste domande toglie l’eticità allo stato, quel sentimento devastante che nutre le radici malate di morale esclusiva, che hanno accompagnato le coscienze in occidente.

Lo stato aiuti le persone, dia loro dignità e diritti, aiuterà le famiglie.

 

3 pensieri su “famiglia e pensiero pornografico

  1. …”E… MADRE E FAMIGLIA
    siano la tua patria la patria è la madre della tua vita,non dimenticarlo mai” (Gobbels in occasione della “festa della mamma-1933)
    … E tutti pensino nella “famiglia sacra” con un solo cervello (uno per tutti tutti per uno) e non importa che si diventi ottusi e probabilmente anche cretini il bastone per VOI non ci sarà maiche quello pioverà su chi dal coro esce e fu così che vissero felici e NON contenti tutti in fila e tutti bau bau tutti “coolies” di mah e di boh! ! ma tutti buoni per ogni potere.E il giorno divenne nero! ah ah ah! Bianca 2007

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  2. se si desse il primato alla relazione nei rapporti tra le persone
    se questo avvenisse e se passasse dentro alle istituzioni
    se la forma fosse solo il soprannome della sostanza
    se il valore da dare alla dignità di ognuno prescindesse dai ruoli e dalle consacrazioni
    se la morale non avesse più bisogno di auto-certificarsi sulla carta ma fosse una realtà insopprimibile
    se, se, se,
    oggi ho scritto di tradimento, tanto per buttarla sul melodramma che non m’appartiene.
    Ciao, Willy, latiterò per un pochetto: ho un problema di non poco conto e mi sto ripensando anche rispetto al blog.
    A presto, ciao

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  3. a presto Tereza, lascia aperto il Blog, ciò che scrivi è importante per molti. Auguri per Te, si risolverà presto tutto bene. E scrivi. Con un abbraccio 🙂

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