è solo lunedì

Lo scroscio è arrivato improvviso, ha acceso le luci degli uffici, portato qualche figura alle finestre.  Sull’altra corsia, due incidenti in rapida successione, scie di luce blu e sirene. Vita da tangenziale. Il traffico si blocca, chi guarda rallenta. E’ sempre vero, succede anche nella vita. Viviamo per segmenti: qui il lavoro, qui i problemi, qui gli affetti, qui la casa, qui il trasporto, qui l’urlo supplichevole del riposo, qui la consapevolezza, qui la passione.  Tutto si mescola in un contenitore che alla fine ci contiene.

Enucleare, mettere in fila, accompagnare, essere dentro-fuori: un mantra buono per tutte le stagioni della vita. Almeno da quando gioie e tristezze ragionano.  Privilegio la lentezza di questo vivere per tragitti, spegnendo la radio, ascoltando il ronzio di fondo, annullando la fretta. La sovrappongo all’altra lentezza: quella del gesto curvato sul pensiero, sincroni entrambi, misurati con la misura di sé.  Cosa da ricchi, la seconda, è danza per momenti di grazia.

Sento l’eco delle vite sovrapponibili, ci penso col me ritmato da questa pioggia che allaga ovunque, e vorrei rivoluzionare i tempi musicali della vita, l’ assomigliarsi armonico che segue l’umore, gli accadimenti, il ripetersi dei cicli. Con pudore, azzardo la sequenza tassonomica dei movimenti : un finire, un interludio con speranza, una marcia greve, quasi funebre, un silenzio (difficile e musicale come chi lo conosce), un preludio, un mattino che si apre. 

Servirebbe un Mahler od uno Shostakovich per tracciare i pensieri di tangenziale. Avrei pronto il titolo dell’opera: è lunedì e neppure si vede il martedì.

 

 

 

Un pensiero su “è solo lunedì

  1. mi fermo e ascolto un finire, un interludio con speranza, una marcia greve, quasi funebre, un silenzio (difficile e musicale come chi lo conosce), un preludio, un mattino che si apre…

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.