Leggere come a 15 anni. Onnivori, saltando dai romanzi alla fantascienza, dai saggi alla poesia, dagli italiani ai russi, passando per i francesi e gli americani. Seguire col dito i manuali di filosofia, cercare di penetrare ragionamenti dietro i teoremi. Alzare gli occhi ed accorgersi che è sera, che il viso è caldo, quasi da febbre, che il mondo in cui siamo riemersi è freddo e banale.
Leggere come a 15 anni quando si può capire tutto, apprendere tutto, essere tutto. Parlarne con chi dovrebbe capire, usare i toni sbagliati dell’entusiasmo ed infervorarsi fino ad una risata.
E domani di nuovo.
Leggere come a 15 anni ed appena finito il libro, godersi l’attimo sospeso della malinconia, leggera che accompagna l’atmosfera che si scioglie.
Leggere come a 15 anni, vogliosi di nuove imprese e pronti alla lotta con un nuovo autore: chissà come sarà, dove ci porterà e già con le prime righe sorridere al piacere di un mondo nuovo.
questo post è sensuale nel suo descrivere euforico e saltellante la gioia di vivere leggendo e di leggere vivendo
🙂
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gli infiammati sciamani del peyote di carta!
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bello il peyote di carta e “le migliori menti della mia generazione”…
Leggere a 15 anni è come ballare il tango per tutta la vita, Tereza 🙂
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ti dirò che a 48 anni suonati la malinconia arriva ancora ogni volta che temino un libro… resto sospesa, ogni volta, in uno strano mondo.
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almeno quello è rimasto, perso tutto il resto… almeno quello dipende solo da me. forse è tanto, dai.
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MA IL BIMBO E’ CRESCIUTO E HA DEPOSTO LA CUNA IN SOFFITTA.
Non so se a 15 anni capivo tutto.Avevo una gran voglia di sapere,questo si e le domande si facevano “insieme” con l’alba davanti agli occhi e con la notte che conosceva sussurri grida e sfide di bandiere sempre vittoriose e alte.Ora “quel” tempo si è lasciato alle spalle.Resta la miopia che scorre su molto, ti fa “scegliere” quello che trovi più consone a un tuo sentire,alla tua necessità di sapere (non molta a dire il vero che qualche gioco l’hai imparato e tutti s’assomigliano),l’entusiasmo per ogni cosa che liberamente vola e si espande in un’EMOZIONE autenticamente inzuppata di sangue con al centro un battito in più.Come vedi ogni cosa ha il suo tempo anche se resta la voglia di progettare leggeri e impetuosi come a primavera malinconicamente sospesi dall’attimo reale che scende come bruma su tutto te e ti dice che il “grande e lontano” è possibile ma non per te.Bianca 2007
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