C’è chi gioca sempre a gamba tesa e per vincere la sua partita, mette in conto di far male. Entra nelle vite senza chiedere permesso, come un piazzista di libri mette il piede nella porta e usa la parola e il corpo per tagliare difese. La libertà è chiudere le porte, dire arrivo fino a questo, il resto non è assicurato. Dipenderà dalla pazienza reciproca.
Sarà per questo che mi infastidiscono quelli che alzano il dito più di quelli che alzano il gomito.
Sarà per questo che mi rattristano quelli che appoggiano sulle proprie verità la vita altrui.
Sarà per questo che mi piace chi gioca al campo della tosse, che ride, si dispera, ricomincia e dà appuntamento all’indomani.
Se devo giocare cerco di non farmi spezzare le gambe ed aspetto. Se c’è una ragione emergerà.
Willyco 
la propria verità. tutti ne abbiamo, di verità, anche quelli che vanno al campetto a tirare calci al pallone, anche i bambini che non sanno dire altro che perchèno. l’uomo ha da sempre bisogno di credere che la propria verità sia la migliore, la più giusta : dall’aver creato un dio migliore e depositario dell’unica verità in poi.
quindi è assolutamente molto umano avere verità che sono i pilastri della nostra vita, in cui crediamo e che ci arrivano da lontano.
io non diffido di quelli che mi sparano la loro verità in faccia, che la difendono, che me la urlano, perchè so cosa aspettarmi, diffido di quelli che te la fanno scivolare sotto la porta, che la mistificano, che te l’avvolgono in carta dorata e te la fanno bere come olio di ricino . da quelli bisogna imparare a difendersi.
nessuno può entrare nella vita di un altro se non gli viene aperta la porta..che pure capuccetto rosso è cresciuta e s’è mangiata il lupo 🙂
buona serata…
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le mie verità sono molto terra terra e condivisibili con quelli che pensano che il miglior riassunto dello stare assieme sia rappresentato dal motto della rivoluzione francese. Le verità personali ricevute e reinterpretate fanno parte di un’etica personale con cui fare i conti, tutto questo non mi mette al riparo dal dubbio. Certamente ci sono parti intangibili, ma il resto è soggetto ad una critica costante che non mi fa ritenere che le mie verità siano migliori di altre. Se si parte da questo presupposto, aprire la porta è quasi naturale, importante è che chi entra sappia che non è casa sua, che l’accoglienza non è di per sè diritto. Mi piacerebbe Minnie, avere il tempo per ragionare con chi mi interessa, e poichè sono una persona che ha pazienza, ritrovare prima o poi il filo che lega le persone. Ma nella corsa questo non è possibile, anche i rapporti diventano competizione, e l’attesa si trasforma in pretesa. Ecco, a questo punto la porta viene chiusa e penso a dove ho sbagliato, non che sono sbagliato. Ho l’impressione che come per la fisica, servirebbe una semplificazione delle leggi generali che regolano i rapporti tra persone con tutto quello che ci sta sotto, un tempo c’era e chi ha conosciuto più mondi, quello pre ’68, quello intermedio fino al ’90 e quello attuale, senza rimpiangere nulla, si chiede quali regole comuni ci siano oggi. Io credo che non ce ne siano di riconosciute da tutti e che ci si affidi ad un bricolage che si ferma alla nostra verità. Allora ciò che non tollero è chi alza il dito per indicarmi gli errori e vuole dirmi come dovrei vivere. Nulla di più.
Buona serata e dì di festa Minnie 🙂
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sai willy (ma tu lo sai) io ho paura di morire. ho attacchi di panico che mi danno la sensazione di morire adesso, subito. venerdi scorso è morto di emorragia cerebrale un mio amico di gioventù, di quelli che frequenti nelle compagnie allargate. per un paio d’anni siamo stati molto vicini, fraterni, non ci siamo mai baciati, ma amici molto. la vita ci ha divisi, io mi sono messa con il suo vicino di casa, con cui ho fatto tre figlie, avevamo notizie di noi tramite mia suocera e sua madre. è morto in 24 ore. potrebbe succedere a me. e tutto il tempo che ho perso a litigare, a chiudere porte, ad aspettare l’onda esatta non servirebbe a niente. di alcune persone non m’importerebbe alcun’che, di altre molto.
nella nostra società la morte è pornografica, pensiamo di essere eterni, di recuperare tutto, di avere sempre tempo.
ma il tempo non c’è.
il tempo non lo decidiamo noi.
io so di essere sbagliata,a differenza tua. so di volere dagl’altri cose che appartengono a me, so di essere troppo trasparente, di dire guarda che sono così , come mi vedi, regolati.
non porto rancore, che è una perdita di tempo immane.
egocentrica? perchè non dovrei esserlo? nel mio piccolo ho fatto cose e per quale motivo non dovrei essere fiera di me?
sono moltissimo fiera di non essere una gattamorta, nè di ricorrere al dolore per tenermi un uomo : queste sono verità fondamentali del mio essere.
per questo amo l’ uomo che m’inchioda al muro con le sue verità, belle o brutte che siano, e mi dice adesso facci i conti, bambina, e non dire che non sai.
ti auguro, willy, di avere tutto il tempo del mondo per andare a riaprire porte che t’interessano.
io con Bruno quella porta non potrò mai più riaprila.
cristina
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se non sbaglio quello lì sopra é tiziano terzani, un jivan mukti, liberato in vita, dicono quelli che credono.
Mi incuriosisce la scelta della foto. Ti identifichi? Vorresti essere come lui?
Un saggio non piú giovane che sorride alla sua consapevolezza e tutte le belle immagini che si porta dentro.
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chiedo scusa, ho commesso un errore nella fretta di scrivere, accade.
Tuttavia, poiché le parole sono importanti, mi correggo.
Ho scritto, come dicono quelli che credono, avrei dovuto scrivere, invece, come dicono quelli che comprendono.
É questa la dizione esatta, poiché la Comprensione non ha nulla in comune con la fede.
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Ognuno si costruisce il suo universo, con la giusta dose di compromesso Minnie, ‘ché il rigore è una gabbia assoluta. Soprattutto al ricredersi e al cambiare. L’atteggiamento nei confronti del tempo divide gli uomini, ci sono quelli immemori che pensano ci sia sempre tempo per tutto e quelli che pensano esattamente il contrario. Io credo che le nostre azioni siano rese urgenti o meno da questo modo di vedere la vita. Hai ragione a dire che oggi la morte è pornografica, esibita o nascosta, non fa parte del vivere.
E qui vengo ad una risposta a Daniela. Mi piace come ha vissuto Terzani, e come ha chiuso il suo percorso, ma quanto di questo vorrei per me forse è meglio parlarne altrove.
buona settimana a tutti, si inizia in salita, ma siamo grimpeur 🙂
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Non tutti abbiamo la struttura caratteriale, mentale ed emotiva di Terzani.
Sappi, però, che è più facile che io alzi il gomito, piuttosto che il dito.
Perchè non mi permetterei mai di sentirmi superiore ad alcuno, e, come te, amo la gente spontanea e vera.
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Diciamo Nico che uno dei motivi per cui mi sei simpatica, è racchiuso nei due capoversi che chiudono il tuo commento. Ma adesso hai altro per cui essere coraggiosa e pensare. 🙂
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