Tre parole che verranno dette dal presidente del consiglio: la festa della libertà , mi hanno fatto capire che lo scippo è in atto. Partito della libertà e festa della libertà, vi dice niente?
C’è una Libertà che non appartiene, una Libertà che è religione, nell’accezione di Croce, una Libertà che non potrà essere se non condivisa. Di questa Libertà quasi 100.000 partigiani sono morti. Sapendolo o non sapendolo. Questa è la differenza tra chi sente che la Libertà è di tutti e quelli che la mettono nei simboli, ma non nell’agire quotidiano.
ed è per quei 100.000 ragazzi morti, per gli italiani di religione ebraica uccisi nei campi, per le migliaia di alpini massacrati dai russi e dal gelo, per tutti quelli che sono morti credendo che l’Italia fosse il loro paese, il paese da difendere e che li avrebbe difesi, che oggi noi ricordiamo.
quelli che stavano a Salò avevano volontariamente deciso di starci, e ci stiano.
non vogliano fare la festa di tutti. Non oggi.
il 2 giugno, forse. Ma il 25 aprile manco per il cazzo.
E poi il 2 giugno…che se avessero vinto loro l’Italia sarebbe stata tutta un’altra storia. Come disse Calamandrei.
ti abbraccio compagno . senza vergognarci di dirlo, che oggi qualunque cosa uno dica fuori dal coro ti dicono “comunista” come dicessero una porcheria.
cristina, comunista che non si vergogna di esserlo e di dirlo
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