la forza del relativo

Basta leggerla appena dipresso a noi, nel suo flusso che ci contiene e guarda, mentre afferma la sua ragionevolezza e  accompagna i nostri slanci. E’ lei, la forza del relativo che aspetta lo spegnersi di assoluti, le gittate del momento e il quieto borbottio della passione oltre il desiderio. Non è un adattarsi, un ritorno a casa riducendo le aspettative, nò, è proprio una forza possente come un motore marino che parallela ci accompagna e rimette le cose a posto. Con pazienza amorosa, ogni volta, e per ogni slancio, aspetta di ricondurre al vivere tutte le cose, anche quelle più scombinate ed ostiche, perchè ha con sè l’ironia, e la usa fornendola allo sguardo e alla parola. Il relativo,  ridimensiona i giganti, mette il genio a nostra portata, ed è democrazia delle cose e degli uomini perchè ad una vetta ne segue un’altra che ricolloca la prima. Consente il volo verso nuovi cieli, e ci sospinge come il sole la nuca, mentre il pendolo oscilla mandando avanti il tempo.

10 pensieri su “la forza del relativo

  1. LA FORZA
    del relativo può avere la potenza di un squillo di tromba intonato partito dalla verità di una molecola d’essenza.Bianca2007chenientesafuorchèilsuonome.

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  2. Gittate.
    Tempo.
    Sole.
    Troppo stupore tutto assieme.
    E io ancora senza caffè.
    Smorzo un commento che m’era venuto, ci ripenso e torno.:-)

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  3. sempre detto.
    anche a discapito di essere giudicata gelida, inarrivabile, cinica.
    di assoluto per me ci sono solo le mie figlie : il resto non è essenziale.
    può essere tantissimo, tantissimo più tantissimo : ma sempre relativo.

    quelli del relativo sono incompresi : non per essere vittime, ma veramente ci capiscono poco. piace l’assoluto, la totalità., il tutto per sempre..

    bevo caffè d’orzo in tazza grande luuuuungo : può essere imbarazzante essere al bar con me quando lo ordino : guardano sempre storto i baristi.
    perchè?

    buon pomeriggio…

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  4. be’, relativizzare aiuta molto e permette di guardare il mondo da altre prospettive. ci mette in movimento, ci rende meno statici e forse anche un pochino più ottimisti. senza questa forza saremmo tutti dei depressi cronici…
    e poi sì, beviamoci su un bel tazzone di caffè! (io sono arrivata all’Enrico e mi fa ridere averci pure pensato… che certe battute… ahiahiahi…)

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  5. relativizziamo anche le battute Stè, che sennò scivoliamo nella gora della risata assoluta. Anche l’Enrico non era male, ma quale, il franzoso o l’anglico.
    🙂

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  6. La forza del relativo ci strappa a vecchie istanze fatte di pensieri tanto assoluti quanto poco verosimili, e ci rende più forti, disincantati, magari anche cinici. Ma va bene così, se è vero, com’è vero, che ci aiuta ad accettare la vita così come ci si presenta.
    Il mio vecchio blog, che si chimava “senza paura”, aveva un sottotitolo:”gli appunti di un’aspirante relativista”.

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  7. ritorno qui, che il post di oggi non ce la faccio, lo ammetto, non ce la posso fare.
    Il relativo è la bocca delle bocche, bacia e ribacia i concetti e ne forma e deforma la portata e pure il portantino.
    Fa le capriole e le bizze, è fastidioso come una zanzara ma ci pare il di dietro più e più volte se usato bene.
    Sempre nel rispetto di.
    Ma poichè le regole son saltate, pure questo è relativo.
    Questo è il caso del ronzio.

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  8. mentre passo da un cielo all’altro aspettando di incontrare qualcun’altro che ha messo le ali..trovo queste parole..che non ero sola gia’ lo sapevo..ora aspetto con curiosita’

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